Corrado Clini: l’ex ministro arrestato dalla guardia di finanza
26/05/2014 di Redazione
L’ex ministro dell’Ambiente Corrado Clini è stato arrestato dalla Guardia di Finanza. Nei suoi confronti, e di un imprenditore, sono stati disposti gli arresti domiciliari. Il reato ipotizzato è peculato.
CORRADO CLINI, ARRESTATO L’EX MINISTRO DELL’AMBIENTE – Secondo quanto riporta l’ANSA, Clini sarebbe stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta relativa a un finanziamento per il risanamento delle acque in Iraq: in questo contesto Clini – secondo l’accusa formulata nell’indagine dei finanzieri del Nucleo speciale spesa pubblica e del Comando di Ferrara – avrebbe distratto fondi per oltre 3 milioni di euro, in concorso con l’altra persona arrestata. L’ipotesi di reato è peculato ai danni del ministero dell’Ambiente.
CORRADO CLINI ARRESTATO – Corrado Clini era stato nominato ministro dell’Ambiente da Mario Monti, all’inizio del governo tecnico del 2011, trovandosi ad affrontare il naufragio della Concordia, l’emergenza rifiuti a Roma e la questione dell’Ilva, in relazione alla quale aveva disposto la riapertura della procedura Aia, l’Autorizzazione ambientale integrata e, nell’estate del 2012 il ministero da lui guidato era stato uno dei firmatari del protocollo d’intesa che avrebbe previsto interventi di bonifica e di riqualificazione dell’impianto siderurgico tarantino. In quelle stesse ore il gip di Taranto disponeva il sequestro dell’area a caldo dell’Ilva. Dopo la fine del governo Monti, Clini – che era stato direttore generale del ministero dal 1991 al 2011 – era tornato a ricoprire l’incarico di direttore generale per lo Sviluppo sostenibile, il clima e l’energia sempre al dicastero di via Cristoforo Colombo. Durante il suo mandato, Clini aveva attirato su di sé diverse polemiche per le sue posizioni pro ogm e a favore del nucleare: un tema caldo, quello del nucleare, sopratutto perché scoppiato a ridosso dell’incidente alla centrale giapponese di Fukushima.
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CORRADO CLINI ARRESTATO: LE ACCUSE – L’ipotesi accusatoria che ha portato Clini agli arresti domiciliari è che i soggetti coinvolti si siano appropriati di soldi, 3,4 milioni di euro, destinati a sostenere un progetto internazionale – finanziato anche dall’Italia – per la tutela dell’ambiente e delle risorse idriche in Iraq. Le indagini sono coordinate dalla procura di Roma e dalla procura federale di Lugano. Secondo quanto riportano le agenzie sarebbero in corso anche alcuni perquisizioni. Alle 11, scrivono ancora le agenzie, è prevista una conferenza stampa a Ferrara dove verranno illustrati i dettagli dell’indagine che hanno portato all’arresto dell’ex ministro.
CORRADO CLINI ARRESTATO: L’INCHIESTA SUL PROGETTO NEW EDEN – Clini, arrestato questa mattina, risultava indagato dallo scorso autunno nell’ambito dell’inchiesta sul progetto New Eden, finanziato dal ministero dell’Ambiente con 54 milioni di euro. Il progetto era partito nel 2003, quando Clini era direttore generale del ministero dell’Ambiente, e vedeva il dicastero collaborare con la ong statunitense Iraq Foundation per lavorare a un programma di riforestazione e di protezione ambientale con un occhio speciale sui grandi corsi d’acqua del Tigri e dell’Eufrate, insieme a sue società italiane, la Med Ingegneria di Ferrara e la padovana Sgi. Il nome di Corrado Clini era stato iscritto nel registro degli indagati nell’ottobre 2013, insieme a quello di altre persone, tutte sospettate a vario titolo di corruzione, riciclaggio e dichiarazione fraudolenta. Oggi l’ex ministro è finito ai domiciliari insieme a un ingegnere padovano, socio dello studio che ha curato il progetto di bonifica.
(Photocredit: Getty Images)