Cosa succede se paghi un lavoratore in nero
31/12/2013 di Dipocheparole
Il governo cambia le regole e le sanzioni per il lavoro nero. Sale da 1.500 a 1.950 euro lamulta se ad essere in nero è più di un terzo dei lavoratori. Ecco il riassunto del Corriere della Sera:
Le «misure di contrasto al lavoro sommerso e irregolare » sono state inserite all’ultimo momento all’articolo 14, nella convinzione che tra i tanti mali del lavoro nero c’è anche quello di distorcere la concorrenza, scoraggiando chi vuole investire regolarmente nel nostro Paese. Qualche esempio: le sanzioni per chi assume lavoratori in nero passano, per ogni dipendente, da una forchetta compresa tra un minimo di 1.500 e un massimo di 12 mila euro a una che va da 1.950 e 15.600 euro. Sale da 1.500 a 1.950 euro la «multa» che segue la chiusura dell’attività se ad essere in nero è più di un terzo dei lavoratori.
Si moltiplica per dieci la sanzione per mancato rispetto dei riposi settimanali:
Andava da un minimo di 130 ad un massimo di 780 euro, passa da un minimo di 1.300 ad un massimo 7.800 euro. Stesso maxiaumento quando a non essere osservati sono i riposi giornalieri: prima si andava da un minimo di 25 ad un massimo di 100 euro, ora da 250 a mille. I soldi in più che arriveranno dalle sanzioni saranno destinati al pagamento delle indennità degli ispettori del ministero e, più in generale, ad una «maggiore efficacia della vigilanza in materia di lavoro». Più controlli, in sostanza. Anche perché il ministero del Lavoro viene autorizzato ad assumere altri 250 ispettori.
(foto di copertina: ANSA/CIRO FUSCO)