Cristiani contro Halloween
30/10/2013 di Valentina Spotti
«Halloween? Diciamo no! È una pericolosa forma di idolatria demoniaca», così i fedeli della parrocchia di San Vito Martire a Cosenza hanno preso visione della posizione del proprio parroco circa le celebrazioni per Halloween, la celebre festa anglosassone della vigilia di Ognissanti, ora importata – e con un certo successo – anche nel nostro paese. Di celebrativo, nei paesi anglosassoni come in Italia, ormai c’è veramente poco: zucche e costumi mostruosi non sono altro che un’operazione commerciale piuttosto redditizia, che fa divertire grandi e piccini in quello che è diventato un carnevale d’autunno. Ma per il parroco di San Vito Martire celebrare Halloween significa adorare inconsapevolmente i «sanguinari dei pagani» dell’antichità.
CERIMONIALE PAGANO – Nemmeno l’innocente «dolcetto o scherzetto» viene risparmiato e Il Quotidiano della Calabria, riporta l’intera spiegazione offerta dal bollettino parrocchiale di San Vito Martire:
«È parte dell’antico cerimoniale pagano in cui venivano chieste offerte “treat” sotto la minaccia dell’ira di Samhain e della sua maledizione divina “trick” in caso di rifiuto». Nella lunga cronistoria fornita dalla parrocchia si avverte che «per il moderno satanismo, Halloween continua ad essere una festa privilegiata», e che con le altre tre principali festività pagane sono «tutte celebrazioni notturne che si svolgono nel buio e nell’oscurità, a conferma della definizione evangelica di Satana come Principe delle Tenebre e dei suoi seguaci come Figli delle tenebre
HALLOWEEN: UNA MODA. NO IDOLATRIA PAGANA – Così, tutte quelle zucche che popolano le vetrine dei negozi, le aule scolastiche e che spuntano dalle finestre delle camerette dei bambini sarebbe una pericolosa invocazione del demonio che trascende i secoli. In realtà, Halloween (dallo scozzese All-Hallows-Eve, letteralmente «Vigilia di Ognissanti»), deriva direttamente da un’antichissima tradizione celtica che segnerebbe il passaggio da un anno all’altro. Una sorta di capodanno nel quale, secondo l’antica religione in uso in Scozia e in Irlanda, le anime dei defunti potevano tornare a fare visita ai viventi. La Chiesa Cattolica si è sempre posta in netto contrasto con questa celebrazione sovrascrivendovi, appunto, la festa di Ognissanti e la successiva Commemorazione dei defunti. Nei secoli, tuttavia, le celebrazioni di Halloween sono state private del proprio contenuto religioso, diventando una “moda” squisitamente commerciale. Non è la prima volta che in Italia si storce il naso contro l’importazione di Halloween: c’è chi la vede semplicemente come una sorta di nuova “colonizzazione americana” che poco ha a che vedere con le tradizioni del Belpaese ma anche chi ne fa una questione puramente religiosa: festeggiare Halloween significa accostarsi all’idolatria pagana.
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FESTE ANNULLATE E CONTRO-MANIFESTAZIONI RELIGIOSE – E non è soltanto il parroco di San Vito Martire ad aver preso una posizione così netta contro il «dolcetto o scherzetto» e le tante feste in maschera che giovedì sera si terranno nelle piazze di mezza Italia: da qualche giorno Bologna è in subbuglio per la proposta della Curia di organizzare una contro-celebrazione cattolica in aperta opposizione alle feste in maschera, una processione con tanto di fiaccolata per portare la luce in una festa che, secondo «il calendario delle streghe», rende omaggio alle tenebre. Per monsignor Gabriele Cavina, provicario generale della diocesi di Bologna è necessario «riproporre lo spirito giusto della Viglia di Ognissanti», a fronte della «deriva commerciale e carnevalesca di gusto horror» imposta sopratutto a bambini e ragazzi. Lo stesso è stato proposto a Imola, mentre a Reggio Emilia è stata addirittura annullata una festa in maschera prevista al Castello di Rossena, gestito direttamente dalla diocesi della città emiliana, che ha puntato il dito contro «quelle celebrazioni pagane in cui si festeggiano una zucca vuota illuminata al suo interno, fantasiosi fantasmi e folletti, immaginari mostri, streghe e vampiri».
LA CROCIATA DEI «NO HALOWEEN» SUL WEB – Una vera crociata che si combatte anche sul Web: già da qualche anno, allo scoccare della fine di ottobre, su Facebook si risvegliano gruppi e pagine che dicono no ad Halloween in difesa delle radici cristiane dell’Italia. Le contromanifestazioni nascono spontanee e sono spesso condite da un certo grado di integralismo religioso che quasi sembra evocare immagini simili a quelle che si cerca di combattere:
Non lasciamoci dunque trascinare da tutto questo ed abbiamo il coraggio di dire No! Snudiamo le nostre spade spirituali e combattiamo cavallerescamente, la battaglia contro il Diavolo e i suoi Demoni! Armati della Fede, della Speranza e della Carità propri del Cristianesimo, troviamo il coraggio di opporci a tutto ciò! Ricordate tutti, che il peccato, non consiste solo nell’agire compiendo azioni contrarie al nostro Credo, ma anche nel rimanere indifferenti a ciò che accade!