L’amore impossibile della spia dell’FBI: sposata con un terrorista dell’Isis

Una storia fatta di infatuazione, di ingenuità e di alcuni aspetti ancora non particolarmente chiari. E che è stata scoperta soltanto negli ultimi giorni dalla Cnn. Daniela Greene, impiegata nell’FBI come traduttrice, ha sposato nella primavera del 2014 un terrorista affiliato all’Isis di origini tedesche, l’ex rapper Denis Cuspert, conosciuto in Siria con il nome di battaglia Abu Talha al-Almani. La donna, 38 anni, era già sposata negli Stati Uniti e ha lasciato il Paese proprio per recarsi in Siria, dove – dopo pochi giorni – ha accettato la proposta di matrimonio del terrorista. Salvo pentirsene dopo pochi mesi. 

LA VICENDA DI DANIELA GREENE

Tutto è iniziato proprio nel 2014. La Greene, nata in Repubblica Ceca e residente per lungo tempo in Germania, era stata reclutata dall’FBI proprio grazie alla sua brillante conoscenza della lingua tedesca. Sposatasi molto giovane negli Stati Uniti con un soldato americano, si era laureata in storia alla Clemson University. Quando ha iniziato a lavorare al caso di “Individuo A” (così veniva identificato Cuspert nei rapporti dell’intelligence), è entrata in contatto con lui. 

Cuspert, ex rapper convertitosi all’islam nel 2010, era noto ai servizi per aver scritto una canzone in cui tesseva le lodi di Osama bin Laden e per un video in cui minacciava l’allora presidente degli Stati Uniti Barack Obama, facendo il gesto del taglio della gola. Nel 2012 ha iniziato la sua attività sul campo, dividendosi tra Egitto e Siria e rendendosi protagonista di diverse azioni spietate.

Dopo una serie di contatti via posta elettronica e via Skype, la Greene ha deciso all’improvviso di lasciare gli Stati Uniti, giustificando la sua partenza con un viaggio in Germania, per andare a trovare la sua famiglia. In realtà, la Greene si è imbarcata per la Turchia, dove Cuspert l’ha aiutata a superare il confine siriano. Una volta giunti nella parte del Paese sotto il controllo dell’Isis, i due si sono sposati.

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Il pentimento per quello che aveva appena fatto è arrivato pochi mesi dopo. Il matrimonio è stato celebrato in giugno e già ad agosto la Greene è riuscita a rientrare negli Stati Uniti dove è stata arrestata. Da quel momento in poi, ha iniziato a collaborare con le autorità competenti che l’hanno dichiarata colpevole di aver fatto dichiarazioni false che riguardano il terrorismo internazionale. La donna è stata condannata a due anni di prigione ed è poi stata rilasciata la scorsa estate.

IL SILENZIO DELLE AUTORITÀ SUL CASO DI DANIELA GREENE

Sulla vicenda c’è stato il silenzio assoluto da parte delle autorità, in forte imbarazzo per la facilità con cui hanno perso il controllo della Greene. Tuttavia, la sua collaborazione è stata preziosa per comprendere alcuni aspetti legati al terrorismo internazionale e ha permesso ai giudici di essere meno severi nell’applicazione della pena (anche se questo ha scatenato delle polemiche sulla disparità di trattamento rispetto a casi simili).

(FOTO: Gabriel Romero via ZUMA Wire)

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