Di Maio e le telefonate per i canadair inviati dall’UE contro gli incendi sul Vesuvio
13/07/2017 di Redazione
Di Maio ha scritto sul proprio profilo Facebook un post in cui ha chiesto massimo impegno per fermare gli incendi che stanno devastando l’Italia meridionale, in particolare la zona del napoletano. Al di là dei doverosi ringraziamenti a vigili del fuoco e forze dell’ordine impegnate a contrastare le fiamme, il vicepresidente della Camera sembra attribuirsi un merito nell’arrivo di due aerei canadair per spegnere gli incendi.
Sono stato tutta la sera al telefono con le ambasciate degli altri Stati europei per chiedere l’invio dei loro canadair, perché quelli a disposizione purtroppo non sono abbastanza. Ora non serve fare polemica, dobbiamo solo rimboccarci le maniche e aiutare le aree colpite, serve subito che gli altri Paesi europei ci inviino i loro aerei per spegnere le fiamme, così come l’Italia ha fatto con il Portogallo qualche settimana fa. Sono in arrivo dalla Francia 3 aerei di cui due canadair.
Le telefonate di Di Maio descritte nel suo post su Facebook, se vere, e non ci sono al momenti ragioni per dubitarne, sono state un gesto tanto meritevole quanto inutile. I due canadair arrivati all’aeroporto di Ciampino dalla Francia sono stati inviati in Italia grazie al meccanismo europeo di Protezione civile. Il meccanismo europeo di Protezione civile è uno strumento dell’Unione Europea nato per rispondere tempestivamente ed in maniera efficace alle emergenze che si verificano su un territorio interno o esterno all’Unione, attraverso la condivisione delle risorse di tutti gli Stati membri. Il Paese UE o aderente al meccanismo europeo di protezione civile che si trova in emergenza chiede aiuto al centro di coordinamento attraverso la propria Protezione civile, ed è grazie al contatto tra queste due autorità che si attiva il supporto.
Quando uno Stato Partecipante non riesce a fronteggiare una grave emergenza nazionale, può richiedere assistenza agli altri Stati Partecipanti attivando il Centro di Coordinamento della Risposta all’Emergenza – Ercc che, ricevuta la richiesta, informa tutti i Paesi del Meccanismo. La comunicazione avviene attraverso il CECIS, che permette un dialogo immediato tra i Centri operativi h24 degli Stati. All’interno di questo sistema, compaiono le richieste dello Stato colpito e le relative offerte di assistenza da parte dei Paesi che decidono di intervenire. Attraverso il CECIS tutti gli Stati partecipanti sono informati e aggiornati sull’andamento dell’emergenza fino alla sua conclusione. La tipologia di intervento varia a seconda dell’evento. L’Ercc agevola quindi la mobilitazione di squadre di valutazione e/o di coordinamento, esperti, di moduli di protezione civile e assicura il co-finanziamento del trasporto dell’assistenza offerta dagli Stati partecipanti, lasciando comunque la direzione degli interventi di soccorso allo Stato richiedente.
Le telefonate di Di Maio quindi non c’entrano assolutamente nulla, visto che solo una richiesta ufficiale della Protezione civile italiana può garantire l’attivazione del Meccanismo europeo.
Foto copertina: ANSA/GIUSEPPE LAMI