Come il Direttorio ha cambiato i 5 stelle dentro il Parlamento
18/05/2016 di Stefania Carboni
A tre anni dal debutto dei 5 stelle in Parlamento i grillini sono cresciuti. E con l’arrivo del direttorio si rivelano più astensionisti che oppositori in aula. “Dentro o fuori dal Palazzo?”, dossier realizzato da FBLab per il Centro Studi di FB & Associati, fotografa questa realtà svelando aspetti inediti dei parlamentari capitanati da Beppe Grillo.
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I 5 STELLE E L’ ASTENSIONISMO CHE CAMBIA
Il Transatlantico ha cambiato i “semplici portavoce”. Disaggregando il dato di partecipazione in due sotto-fasi, una pre – Direttorio (marzo 2013-novembre 2014) e una post – Direttorio (dicembre 2014-marzo 2016) si nota un aumento esponenziale delle astensioni. La percentuale passa dal 12,9 al 23,1 per cento. Prima del direttorio l’astensione aveva quasi sempre motivazioni di merito e rifletteva l’indecisione del Movimento sui temi etici. Con l’arrivo di Fico &Co. ci si astiene di più per meriti tecnici: ovvero contro la fiducia al governo, contro le troppe deleghe e l’eccessiva decretazione d’urgenza. I 5 stelle sono spesso contrari ai disegni di legge ma, paradossalmente, non si possono neanche definire una forza totalmente ostruzionistica. In aula quasi un quarto dei voti è stato favorevole e meno di un quinto dei voti grillini sono stati voti neutrali.
I 5 STELLE SI SCONGELANO PER DIALOGARE CON GLI ALTRI PARTITI
I temi sui cui il Movimento 5 stelle ha scongelato i propri voti, accettando modifiche e proposte da parte di altre forze politiche, sono i più svariati. Temi sensibili al mondo M5S sono gli orari di apertura degli esercizi commerciali, le class action, il reato di whistleblowing e le auto blu. Secondo quanto riporta il report di FbLab l’unico provvedimento 5 stelle, diventato legge dello Stato senza modifiche da parte di altri partiti, è quello che sopprime il limite costituito sulle verifiche antimafia. Il limite, oggi eliminato, prevedeva la residenza in Italia per chi doveva esser sottoposto a verifica.
I 5 stelle riescono ad emendare con più successo nelle Commissioni Bilancio, Affari Costituzionali e Giustizia. L’attivismo grillino è però più presente in Commissioni come quella ai Lavori Pubblici e Ambiente, che registrano un alto numero di emendamenti presentati.
5 STELLE AL LAVORO: I PARLAMENTARI AL LAVORO
Tra i parlamentari M5S più convincenti a Palazzo Madama spicca Alberto Airola, con il 4.2% delle modifiche approvate e la senatrice Moronese, premiata per il suo lavoro Commissione Territorio, ambiente, beni ambientali. Alla Camera le percentuali di successo sono più alte. La deputata Tatiana Basilio, per esempio, supera il 20% di score per gli emendamenti presentati in Commissione e molti altri suoi colleghi si collocano sopra il 10%.
Analizzando le proposte emendative approvate e siglate dal Movimento 5 stelle spicca un dato curioso. I grillini riescono di più nelle modifiche “tecniche” (migliorie sui disegni di legge). Il tema su cui il Movimento 5 Stelle riesce ad imporsi è quello ambientale, con 11 emendamenti approvati su 7 provvedimenti diversi. Seguono le tecnologie digitali con 4 emendamenti approvati in quattro provvedimenti diversi.