Donald Trump apre alla fine delle sanzioni contro la Russia
14/01/2017 di Redazione
Donald Trump apre alla fine delle sanzioni contro la Russia, in un’intervista col Wall Street Journal concessa una settimana prima dell’insediamento del 20 gennaio 2017, che inaugurerà la sua presidenza. Trump ha spiegato come a inizio del suo mandato confermerà le sanzioni, ma in caso di collaborazione si muoverà per rimuoverle. Il presidente ha invece ipotizzato una politica più dura nei confronti della Cina.
DONALD TRUMP SUGGERISCE LA FINE DELLE SANZIONI CONTRO LA RUSSIA
Trump ha inviato un chiaro messaggio a Vladimir Putin prima dell’avvio della sua amministrazione. In un lungo colloquio con una delle più prestigiose testate americane, il Wall Street Journal, il presidente ha evidenziato come in caso di collaborazione con Mosca è pronto a rimuovere le sanzioni, imposte dagli Stati Uniti e dall’Europa contro la Russia per la sua annessione della Crimea e il supporto alle forze separatiste in Ucraina.
Se si va d’accordo e la Russia ci può davvero aiutare, perché qualcuno dovrebbe sanzionare qualcun altro se quello fa cose positive per noi?
Donald Trump ha detto che è pronto a incontrarsi con Vladimir Putin, rimarcando di aver inteso come un confronto ai massimi livelli sarebbe apprezzato dalla Russia. Nei giorni precedenti il presidente ha ammesso l’influenza degli hacker russi sulle presidenziali americane,che ha provocato nuove sanzioni verso Mosca decise dall’amministrazione Obama, ed è stato coinvolto in un dossier su un eventuale ricatto da parte di Putin che ha creato un’enorme sensazione mediatica.
DONALD TRUMP DURO CONTRO LA CINA
L’apertura di Donald Trump verso la Russia appare in linea con il desiderio, già manifestato a inizio mandato dall’amministrazione Obama, di migliorare i rapporti con la più grande potenza nucleare al mondo dopo gli Stati Uniti. Dopo la rottura dell’epoca Bush anche il predecessore di Trump aveva tentato di riallacciare i rapporti con Mosca, poi naufragati su Siria e Ucraina. Il nuovo presidente ha invece ribadito la volontà di proporre una nuova linea nei confronti ddi Pechino, evidenziando di non volersi impegnare sulla politica di una sola Cina.
Foto copertina: REUTERS/Shannon Stapleton