Ammiraglio De Giorgi, spunta un dossier anonimo. Ma la Marina smentisce tutto
12/04/2016 di Redazione
Dossier De Giorgi. C’è un colpo di scena avvelenato nella vicenda legata alla figura dell’ammiraglio De Giorgi. A Palazzo Chigi, ai magistrati e al ministero della Difesa è stato inviato un dossier anonimo di 35 pagine contro l’ammiraglio Giuseppe De Giorgi che elencherebbe tutte quelle che il dossier indica come spese folli della Marina e ricostruisce l’ascesa dell’ufficiale. Un documento smentito dalla Marina militare in modo categorico: “Fatti totalmente inesistenti“, si legge in una nota.
DOSSIER DE GIORGI, IL DOCUMENTO ANONIMO
Il documento fornirebbe informazioni molto dettagliate ma la sua attendibilità è tutta da verificare essendo stato scritto da una fonte anonima. Le carte sono state probabilmente inviate da un ex collega di De Giorgi e contengono diversi episodi. Il Corriere della Sera, pubblica ampi stralci del dossier
Splendide ragazze trasferite in elicottero e Falcon 20 utilizzati come taxi. Commesse da 30 milioni di euro autorizzate per ristrutturare i salottini e il quadrato ufficiali delle navi. Cene in ristoranti di lusso con numerosi invitati per brindare allo sblocco dei finanziamenti.
La fonte anonima nel documento, come riporta Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera, parla di «festini organizzati dal comandante a bordo della Vittorio Veneto in navigazione, con tanto di trasferimento a mezzo elicottero di signorine allegre e compiacenti» e di quando lo stesso De Giorgi, sempre da Comandante della Vittorio Veneto, «accolse gli invitati ad un cocktail a bordo, in sella a un cavallo bianco appositamente noleggiato».
DOSSIER DE GIORGI, JET FALCON 20 UTILIZZATO COME TAXI
Continua il Corriere
«Tutti sapevano e tutti, per paura delle sue vendette, tacevano con l’uso improprio che l’ammiraglio, una volta diventato capo delle Forze Aeree della Marina, faceva degli elicotteri e soprattutto del velivolo Falcon 20 che in versione Vip lo trasportava continuamente come in un taxi (spesso in allegra compagnia da una parte all’altra dell’Italia, per l’esaudimento di interessei personali ma a spese del contribuente)».
DOSSIER DE GIORGI, PRANZO LUCULLIANO
Nel dossier si racconterebbe inoltre
«Nella storia recente rimane il ricordo del pranzo luculliano, abbeverato da fiumi di champagne fatto presso il ristorante “Il Bolognese” di piazza del Popolo a Roma dove condusse un codazzo dei suoi più fidati e compiacenti collaboratori a festeggiare il primo positivo consenso espresso dal Parlamento sulla Legge Navale». Possibile che nessuno abbia mai chiesto conto delle spese? Secondo il dossier «le spese per il capo di Stato Maggiore sono state sottratte alla rendicontazione amministrativa, esiste la raccomandazione di prendere nota delle spese e conservare tali annotazioni soltanto per l’anno solare in corso».
DOSSIER DE GIORGI, APPALTI
Infine gli appalti. Gli affari che sarebbero segnalati nel dossier anonimo sull’ammiraglio De Giorgi sono due, dice il Corriere
Il primo risale al 2013 quando De Giorgi «in visita a una fregata classe Fremm nei cantieri di Fincantieri per completare le ultime fasi di allestimento, non gradendo la ripartizione delle aree destinate al quadrato ufficiali e dei camerini destinati al comandante, ordinava ai dirigenti di attuare le modifiche da lui indicate». Costo dell’operazione: 42 milioni e 986mila euro che De Giorgi «cercò di coprire con un auto investimento da parte di Fincantieri che invece non aveva alcuna intenzione di finanziare neanche parzialmente e quindi si spesero decine di milioni del contribuente».Sono due gli appalti segnalati. Il primo risale al 2013 quando De Giorgi «in visita a una fregata classe Fremm nei cantieri di Fincantieri per completare le ultime fasi di allestimento, non gradendo la ripartizione delle aree destinate al quadrato ufficiali e dei camerini destinati al comandante, ordinava ai dirigenti di attuare le modifiche da lui indicate». Costo dell’operazione: 42 milioni e 986mila euro che De Giorgi «cercò di coprire con un auto investimento da parte di Fincantieri che invece non aveva alcuna intenzione di finanziare neanche parzialmente e quindi si spesero decine di milioni del contribuente».
DOSSIER DE GIORGI, LA SMENTITA DELLA MARINA: “FATTI INESISTENTI”
Quanto riportato nel dossier anonimo De Giorgi è stato però smentito dalla Marina militare che ha parlato di “fatti totalmente inesistenti“. Si legge in una nota:
«I fatti contenuti nel dossier anonimo comparso sugli organi di stampa, forse dettati dall’autore per tutelarsi dal reato di calunnia, sono totalmente inesistenti. […] Questo dossier anonimo, che riferisce fatti in maniera strumentale, dimostra una volontà di screditare l’immagine della persona del Capo di Stato Maggiore della Marina»
Il legale dell’ammiraglio presenterà un esposto:
«Non è mai stato noleggiato dall’ammiraglio alcun cavallo, che invece si limitò a partecipare (in quanto allora Comandante di Nave Vittorio Veneto) ad un evento organizzato dalla polizia a cavallo di New York in occasione del ‘Vittorio Veneto Week’. La Marina Militare non dispone del velivolo Falcon 20. Si esclude inoltre alcuna irregolarità sull’impiego degli aeromobili militari come facilmente desumibile dalla documentazione relativa alle missioni. Per le promozioni, effettuate da apposite commissioni di avanzamento, sono stabilite precise procedure che garantiscono al personale la valutazione più equa possibile. È stato sempre applicato il criterio della meritocrazia. Peraltro ogni valutato ha piena facoltà di ricorso in caso di insoddisfazione. Per quanto riguarda le modifiche alle unità navali FREMM, non hanno richiesto fondi aggiuntivi rispetto a quelli previsti dal programma. Le modifiche erano necessarie per migliorare la polivalenza dei locali bordo, al fine del loro utilizzo quali infermerie, aule briefing e aggiuntivi spazi di comando e controllo. Nello stesso tempo le migliorie apportate miravano a tenere conto delle esigenze di abitabilità e di socialità dell’equipaggio. Tali modifiche, applicate a tutte le unità della classe FREMM, si sono dimostrate alla prova dei fatti estremamente efficaci nelle più importanti operazioni in cui sono state impiegate come Mare Nostrum, Mare Sicuro e Atalanta. Per quanto riguarda la lettera relativa ai battelli sottili, si trattava di avviare un processo di studio/sperimentazione sull’applicazione delle nanotecnologie per le Unità Navali. A seguito della immaturità della tecnologia, rilevata dai laboratori della Marina Militare, nessuna convenzione né appalto è stato sottoscritto con la Società AS AERONAUTICAL. Del tutto infondate e non meritevoli di commento anche le altre fantasiose illazioni»
Ecco la smentita dell’Ammiraglio De Giorgi:
I fatti riportati sui giornali e nei servizi televisivi, attribuiti alla mia persona, sono del tutto infondati e ledono l’onore ed il decoro del sottoscritto. Sentito il mio avvocato, non ho potuto esimermi, per la mia posizione pubblica, dal querelare gli autori. La cosa personalmente mi amareggia, per il mio ben noto rispetto verso gli organi di stampa e verso la libertà di informazione. Auspico altresì che l’autorità giudiziaria possa individuare i calunniatori.
(Foto di copertina: ANSA / GIUSEPPE LAMI)