Egitto, attacco al bus dei cristiani copti. Almeno 35 vittime, molti bambini
26/05/2017 di Gianmichele Laino
Un altro attacco ai cristiani copti d’Egitto, dopo il doppio attentato alle chiese nel corso della domenica delle Palme che avevano causato, complessivamente, la morte di 44 persone. Questa volta, è un autobus a finire nel mirino, nella provincia di Menyah, a ovest del Paese, a 150 miglia dal Cairo: assalitori armati hanno sparato all’impazzata sul veicolo che trasportava i cristiani, uccidendo almeno 35 persone, tra cui molti bambini.
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Le cifre sono state riportate dal governatore della provincia, mentre alcuni testimoni hanno riferito che gli attentatori avrebbero filmato il massacro. Per il momento, comunque, nessun gruppo armato ha rivendicato il gesto, anche se le modalità sembrano essere piuttosto simili a quelle utilizzate dal terrorismo di matrice islamica.
Il bus era diretto al monastero di Anba Samuel, sulla rotta desertica a ovest dell’Alto Egitto. I feriti sono stati trasportati presso l’ospedale di Maghagha, sito nella stessa provincia di Menyah e alcuni sarebbero in gravi condizioni.
GLI ALTRI ATTACCHI IN EGITTO CRISTIANI COPTI
L’Isis aveva rivendicato, invece, entrambi gli attacchi avvenuti la domenica delle Palme, lo scorso 9 aprile. Il primo si era verificato in una chiesa di Tanta, città sul delta del Nilo, e aveva provocato 27 morti e 78 feriti. Il secondo, ad opera di un kamikaze, si era verificato qualche ora dopo ad Alessandria, la capitale copta egiziana, fuori dalla chiesa di San Marco, dove il patriarca della Chiesa Copta egizana Tawadros II si preparava a celebrare la funzione sacra che avrebbe inaugurato la settimana santa.
In quelle circostanze, Papa Francesco aveva espresso la sua vicinanza alla chiesa copta, rimarcata anche dalla sua successiva visita in Egitto, il 28 e il 29 aprile scorso, intavolando un dialogo con il Grande Imam dell’università sunnita di Al-Alzhar Ahmed Al Tayyib e pregando per le vittime cristiane del terrorismo.
Quest’ultimo, poche ore dopo l’attentato ha parlato di un gesto «inaccettabile, che mira a danneggiare la stabilità dell’Egitto. Ogni musulmano e ogni cristiano non può far altro che condannarlo».
(FOTO: ANSA / CIRO FUSCO)