EgyptAir, 5 teorie sul perchè è caduto l’aereo

24/05/2016 di Andrea Mollica

EgyptAir, a quasi una settimana dal disastro aereo che ha ucciso 66 persone a bordo del volo MS804 non c’è ancora nessuna spiegazione ufficiale. Il presidente dell’Egitto al-Sisi ha rimarcato come nessuna teoria sia esclusa. Ecco le principali su cui stanno lavorando gli inquirenti egiziani e internazionali.

    • 1. Guasto tecnico. Prima della caduta dell’aereo è stato rilevato un segnale di allarme per il fumo all’interno del velivolo, inviato dal sistema ACARS. Un sistema che invia un istantaneo messaggio dal volo alle autorità di controllo. Il fumo è stato segnalato nell’area delle toilette che si trovavano nella parte anteriore dell’Airbus A320. Secondo la tesi del problema tecnico successivamente ci sarebbe stato un blocco nel sistema elettronico di bordo, originato da un cortocircuito che avrebbe provocato la caduta dell’aereo, all’origine del fumo nella toilette. Altri disastri del passato erano stato causati da problemi ai circuiti elettrici.
    • 2. Bomba deflagrata. Secondo un’altra teoria il fumo rilevato nella toilette dell’Airbus A320 sarebbe invece stato segnalato perchè una bomba è detonata all’interno del volo. Un terrorista avrebbe potuto aver introdotto all’interno dell’EgypAir un ordigno esplosivo, superando i controlli. In passato è già successo che persone siano riuscite a portare con se bombe sugli aerei, come nel caso del volo PAL 434 del 1993. Secondo i servizi segreti americani e israeliani la caduta dell’EgyptAir potrebbe esser stata causata da più esplosioni di microordigni piazzati all’interno del velivolo.
  • 3. Aiuto ai terroristi in aeroporto. Nel 2016 è particolarmente difficile superare i controlli e portare un esplosivo all’interno di un aereo, come è capitato negli anni novanta. Due esperti di terrorismo, Robert Liscouski e William McGann, hanno rilevato come diversi gruppi jihadistici in Yemen., Siria o Africa orientale stiano cercando di reclutare tecnici oppure operatori che lavorano negli aeroporti per poter introdurre bombe sui velivoli. Una nuova strategia per realizzare attentati devastanti, dal punto di vista delle vittime così come dell’impatto sull’opinione pubblica. Liscouski e McGann citano un caso di un tentato attentato, poi fallito, nell’aeroporto di Mogadiscio, in cui due tecnici avevano permesso a un jihadista di introdurre una bomba inserita in un computer portatile. L’attentato aveva ucciso solo il terrorista, e l’aereo era riuscito ad atterrare nonostante l’esplosione subita in volo. Ulteriori indizi che potrebbero rafforzare questa tesi sono le minacce di alcuni dipendenti dell’aeroporto del Cairo, e la presenza di quattro terroristi dell’ISIS responsabili degli attacchi di Parigi, tra cui anche Salah Abdeslam.
  • 4. Suicidio del pilota. La caduta dell’EgyptAir appare particolarmente misteriosa. Nessuna organizzazione terroristica ha rivendicato l’attentato, e finora non è emerso nessun guasto tecnico dalle prime analisi. Un simile mistero richiama i primi giorni seguiti alla tragedia di Germanwings. Una caduta dell’aereo che appariva inspiegabile, prima di scoprire attraverso i materiali audio che il copilota Andreas Lubitz avesse compiuto una strage per suicidarsi. I due piloti dell’EgyptAir, Mohamed Said Shoukair e Mohamed Mamdouh Ahmed Assem, erano considerati affidabili ed esperti. Insieme avevano effettuato quasi dieci mila ore di volo.
  • 5. Sparo di un missile. Jean-Paul Troadec, il responsabile dell’agenzia francese che indaga sugli incidenti aerei, ritiene possibile che l’EgyptAir sia caduto perchè colpito da un missile sparato nel Mar Mediterraneo. Una tragedia simile a quanto successo con il volo MH17, che però sorvolava una zona di guerra come l’Ucraina orientale.
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