Le incredibili immagini dell’evasione di El Chapo
15/07/2015 di Redazione
Joaquín Guzmán Loera detto «el Chapo», il capo del potente cartello messicano di Sinaloa, è scappato di nuovo da un carcere messicano e dopo la clamorosa evasione è tornato a dirigere uno dei più potenti cartelli criminali del paese. Dopo alcuni giorni le autorità messicane hanno ricostruito la sua fuga con video e immagini.
GLI ERGASTOLI DI EL CHAPO –
Agli Stati Uniti avevano avanzato una richiesta d’estrazione per Guzman, il governo messicano aveva risposto che prima svrebbe dovuto scontare le sue pene in Messico e che quindi prima di 3/400 anni non se ne sarebbe parlato. Guzman ha tolto dall’imbarazzo il governo messicano e ieri è evaso alla grande dall’ala più sicura del carcere più sicuro del Messico.
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UN TUNNEL PER EL CHAPO –
Evasione clamorosa quanto comoda, Guzman è entrato nella doccia della sua cella, è sceso attraverso un buco sotto il pavimento e ha poi raggiunto un tunnel illuminato e lungo un chilometro e mezzo, scavato dai suoi complici fin sotto il carcere. Da si è diretto in moto l’uscita, presso un palazzo in costruzione nella città di Almoloya de Juárez, la cittadina a Ovest di Città del Messico dove sta il supercarcere, e si è dileguato lasciando tutti allibiti. Un’umiliazione prima di tutto per il presidente Enrique Peña Nieto, che ha cavalcato l’arresto di Guzman e di altri leader dei cartelli usandoli come dimostrazione della capacità del suo governo. Al momento dell’arresto Peña Nieto aveva sottolineato che il suo governo non si sarebbe fatto scappare Guzman di prigione come già accaduto in passato, quando el Chapo si dileguò in mezzo alla biancheria sporca. Il presidente aveva detto all’epoca che una nuova fuga sarebbe stata «più che sfortunata, imperdonabile».
IN MOTO VERSO LA LIBERTÀ –
Il tunnel era grande a sufficienza perché el Chapo (il Corto) non dovesse neppure chinarsi, ma pare che per la fuga non abbia nemmeno dovuto camminare e abbia usato il veicolo a motore impiegato per trasportare fuori la terra di scavo, una moto che correva su binari all’interno del tunnel, illuminato e ventilato. Inutile per ora la caccia all’uomo scattata una volta scoperta la fuga. Fuga per niente imprevedibile, considerando che gli uomini del cartello di Sinaloa sono esperti nella costruzione di tunnel che usano per passare negli Stati Uniti e che lo stesso Guzman ha usato in passato per rendere i suoi nascondigli più resistenti alle curiosità di polizie e autorità.