Legge elettorale e voucher, le elezioni anticipate si avvicinano
28/05/2017 di Andrea Mollica
Le elezioni anticipate si avvicinano? Ci sono sempre più segnali che indicano come la legislatura potrebbe interrompersi tra pochi mesi. Il primo, il più importante, è il possibile accordo sulla nuova legge elettorale. Un’intesa non è stata finalizzata, il percorso parlamentare – il voto alla Camera dei Deputati è segreto – potrebbe esser accidentato, ma l’accordo tra i principali partiti italiani sembra vicino. Il testo base della commissione Affari costituzionali – il cosiddetto Rosatellum – sarà modificato: non più un sistema misto con 309 collegi uninominali maggioritari e e liste circoscrizionali per i rimanenti seggi da distribuire con un criterio proporzionale, bensì una legge elettorale sul modello tedesco. Un proporzionale puro, corretto da una soglia di sbarramento del 5%, e con metà dei parlamentari scelti attraverso i collegi uninominali. Il voto maggioritario però serve solo a selezionare i membri del Bundestag in Germania, perché i seggi sono assegnati in base a una distribuzione proporzionale. Silvio Berlusconi e Beppe Grillo hanno rimarcato che solo così il sistema tedesco potrebbe esser accettabile per loro, e il PD sembra orientato a cedere sul maggioritario per ottenere un rapido ritorno alle urne. Matteo Renzi, in una lunga intervista al Messaggero di oggi, definisce possibile l’accordo sul sistema tedesco. Per l’ex presidente del Consiglio oltre al sistema elettorale andrebbe copiata dalla Germania la data per le elezioni anticipate, il 24 settembre.
ELEZIONI ANTICIPATE AUTUNNO 2017, IL PROPORZIONALE TEDESCO LE RAFFORZA
Il segretario del PD rimarca come con quest’intesa si risponda all’invito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a rendere omogenea la legge elettorale per Camera e Senato dopo le sentenze della Corte costituzionale. Il Partito Democratico non sembra però molto compatto nella svolta proporzionale: l’incontro tra culture politiche diverse che ha caratterizzato prima l’Ulivo e poi il PD si è basato sempre su norme di impianto maggioritario. Il M5S prenderà una posizione ufficiale questa sera dopo il referendum convocato per sabato e domenica sul blog di Beppe Grillo. La consultazione tra gli iscritti su un tedesco pienamente proporzionale sarà probabilmente vinta a larga maggioranza, visto che i 5 Stelle tradizionalmente sono vicini a questo tipo di legge elettorale. Oltre a Berlusconi, anche alla Lega non dispiace il proporzionale, per quanto la preferenza di Salvini fosse per un maggioritario. I maggiori partiti sono attratti in particolare modo dalla soglia di sbarramento al 5%. A sondaggi attuali, la prossima legislatura potrebbe esser caratterizzata dalla presenza di soli quattro partiti in Parlamento, M5S, PD, Lega e Forza Italia. Per questo motivo le forze minori, come Area Popolare di Alfano o Articolo 1-Mdp di Bersani, sembrano poter frapporsi al sistema tedesco. L’ex segretario del PD però si è dichiarato favorevole, anche per favorire la riorganizzazione delle forze alla sinistra del PD.
ELEZIONI ANTICIPATE AUTUNNO 2017, COSA SUCCEDE SUI VOUCHER
Le tensioni interne alla maggioranza del Governo Gentiloni non sono ancora esplose sulla legge elettorale, ma sono deflagrate sul ritorno delle forme di lavoro occasionale. L’emendamento al decreto fiscale passato in commissione Bilancio alla Camera dei Deputati è stato interpretato come primo segno dell’accordo sulla legge elettorale. Il via libera è arrivato grazie al voto favorevole di Forza Italia e Lega Nord, mentre anche tre deputati della minoranza di Andrea Orlando si sono astenuti, avvicinandosi così ai no di Mdp. Il passaggio della nuova normativa sul lavoro occasione è stato duramente criticato dalla Cgil, che aveva promosso un referendum poi superato per la cancellazione dei voucher decisa dal Governo Gentiloni. Un ulteriore fattore di tensione tra forze progressiste e PD, che disgrega ulteriormente la maggioranza che sostiene l’attuale esecutivo.
Foto copertina: ANSA/ GIUSEPPE LAMI