Elezioni presidenziali francesi, i favoriti e i sondaggi alla vigilia del voto
21/04/2017 di Andrea Mollica
Le elezioni presidenziali di Francia 2017 si svolgeranno domenica 23 aprile. Se nessuno dei candidati all’Eliseo supererà la soglia del 50% più uno dei voti validi, domenica 6 maggio si svolgerà il ballottaggio tra i primi due arrivati. Nella storia della Quinta Repubblica nessuno presidente è stato mai eletto al primo turno, e sembra pressoché certo che questa tradizione sarà confermata anche domenica prossima. Tra poche ore scatterà il blackout sulla campagna elettorale e sui sondaggi: la situazione ormai sembra essersi consolidata, anche se il risultato del primo turno potrebbe ancora esser sorprendente. Il candidato favorito, per arrivare in testa al primo turno così come per vincere il ballottaggio, è ancora Emmanuel Macron. L’ex ministro dell’Economia del Governo Valls, che dopo aver rotto coi socialisti di Hollande – a cui è stato iscritto in passato – ha fondato un movimento personale, En Marche, dal nome delle sue iniziali e con l’eco chiara di uno dei passi più famosi dell’inno francese, di stampo centrista con cui ha cercato di raccogliere i voti dei delusi dai partiti tradizionali. L’operazione ha avuto successo, grazie all’impopolarità degli ultimi presidenti: Chirac, Sarkozy e Hollande hanno abbandonato il loro incarico con tassi di approvazione deludenti. Emmanuel Macron ha capitalizzato su questo sentimento di insoddisfazione l’ampio consenso personale di cui gode, grazie alla sua autorevolezza e alla novità rappresentata dalla sua candidatura. Il leader di En Marche è rilevato come il grande favorito del secondo turno, a cui dovrebbe accedere assieme a Marine Le Pen. La presidente del Front National non è più certa del ballottaggio come appariva alcuni mesi fa, ma sembra poter ripetere l’impresa già riuscita a suo padre. Se davvero ci fosse il ballottaggio tra Macron e Le Pen, per la prima volta nella storia della V° Repubblica ci sarebbe una sfida presidenziale senza uno dei due grandi partiti del sistema politico francese, la destra repubblicana di origine gollista o la sinistra socialista. Macron e Le Pen sono gli unici due candidati che i sondaggi rilevano stabilmente sopra il 20$, seppur di poco. Staccati di alcuni punti ci sono invece François Fillon e Jean-Luc Mélenchon. L’ex premier sotto la presidenza Sarkozy appare il candidato con le maggiori chance di arrivare al ballottaggio nel caso in cui il leader di En Marche o la presidente del Front National deludessero le aspettative. Fillon vincerebbe facilmente contro Marine Le Pen, mentre secondo i sondaggi non avrebbe chance contro Emmanuel Macron. Più difficile la partita di Mélenchon, rilevato dalle intenzioni di voto su valori record per la sinistra radicale. Anche lui, come Fillon, poco sotto il 20%, un valore impensabile fino a qualche mese fa, a cui è arrivato grazie alla sua brillantezza e popolarità personale. François Fillon è riuscito a sopravvivere all’inchiesta sulla finta assunzione di sua moglie come assistente personale, anche se lo scandalo gli ha sottratto consensi centristi probabilmente decisivi per l’arrivo all’Eliseo. Molto distanziato è invece Benoit Hamos, il candidato socialista sotterrato dall’impopolarità di Hollande e Valls, e che ha perso nettamente il confronto personale con Mélenchon le cuore dell’elettorato ex sessantottino. Gli altri candidati appaiono marginali.
Foto copertina: Visual via ZUMA Press