Elezioni Roma 2016, Berlusconi: «A Roma vince Bertolaso. Al primo turno»
10/03/2016 di Redazione
Silvio Berlusconi interviene sulla partita delle Elezioni 2016 con un’intervista rilasciata a Mario Ajello per Il Messaggero. Il Cavaliere nega l’esistenza di un patto con Matteo Renzi per far vincere Roberto Giachetti a Roma e si dice «convinto» che sarà Bertolaso a diventerare sindaco, al primo turno. Secondo il leader di Forza Italia, anche Matteo Salvini e Giorgia Meloni avrebbero compreso ora la necessità di sostenere l’ex capo della protezione civile:
Presidente Berlusconi, avrà sentito l’ultima di Salvini. Lui nel ballottaggio a Roma voterebbe la grillina Raggi e non Giachetti. Anche lei?
«Io no. Ma non perché preferisco il Pd. Semplicemente perché credo che non ci sarà alcun ballottaggio. Vince Guido Bertolaso al primo turno. I grillini hanno dimostrato di non saper amministrare neanche le piccole città. E Giachetti è un politico puro, senza attitudine amministrativa. Un ex radicale più abituato a dire no che sì».
E crede davvero che stavolta sarete voi a governare Roma?
«Ne sono convinto. Perché siamo riusciti a trovare e convincere l’uomo giusto per far ripartire la Capitale. Bertolaso è un grande professionista, abituato a risolvere situazioni difficili, a gestire macchine complesse come quella della Protezione civile o quella del Giubileo del 2000. È l’uomo che ha risolto il disastro dei rifiuti a Napoli e in Campania, che ha organizzato in modo impareggiabile il dopo-terremoto in Abruzzo, l’eroe che va da missionario a soccorrere i terremotati di Haiti e che, incurante del pericolo, va a curare i malati di Ebola in Africa. Nessuno a Roma può fare meglio di lui».
Storace sostiene però che ci sia un patto segreto tra lei e Renzi per dare il Campidoglio al Pd. Ma davvero è così?
«Storace è un buontempone. Ma quale accordo segreto con Renzi! Queste sono solo battute paradossali. Storace è quello che voleva le primarie. E si vede che cosa sono le primarie: hanno dato al centrosinistra i sindaci peggiori, per non parlare dei trucchi e dei brogli, dei voti venduti, comprati e gonfiati, dei rom e dei cinesi e portati ai gazebo e di altri pasticci. Perché mai il centrodestra avrebbe dovuto, a Roma o altrove, allestire una farsa come questa? E voglio ribadire ancora una volta che sia Salvini sia Meloni, quando abbiamo finalmente convinto Bertolaso a darci la sofferta accettazione della candidatura, hanno convenuto che lui fosse in assoluto il migliore».
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Berlusconi nell’intervista al Messaggero è stato molto esplicito nel chiedere «lealtà» agli alleati Salvini e Meloni:
«Io ho sempre lavorato, anche accettando obiezioni poco fondate, per l’unità del centro-destra. Ovviamente mi aspetto anche dagli altri leader della coalizione la lealtà che è il presupposto dello stare insieme, e un minimo di senso di responsabilità. Roma è talmente importante che quello che succederà qui avrà effetti immediati anche a livello nazionale. Il voto di giugno potrà essere un primo avviso di sfratto al governo, non eletto, di Renzi».
(Foto di copertina: ANSA / MASSIMO PERCOSSI)