“Ero lesbica, ma mia madre mi ha costretta a prostituirmi”
18/07/2011 di Redazione
Una giovane ragazza svizzera racconta il suo dramma
Savina G. è una bella ragazza di ventisei anni che vive a Winterthur, cittadine del Canto Zurigo. Savina è costretta dalla madre a prostituirsi dai 17 ai 24 anni, dopo aver subito ripetute violenze durante la sua adolescenza. Erika B. , sua mamma, è stata appena condannata a 18 mesi di prigione per quanto fatto a sua figlia, che l’aveva denunciata alla polizia l’anno scorso. Dopo il processo la ragazza ha deciso di raccontare la sua vicenda a Blick, uno dei più diffusi quotidiani elvetici.
VIOLENTATA DA PICCOLA – Il rapporto con la madre di Savina è stato sempre molto difficile. Quando era ancora bambina il patrigno la violentava, ma la madre, pur sapendolo, non fece nulla per fermare gli abusi. Quando era adolescente la ragazza è stata costantemente ignorata a casa, nonostante la sua depressione, e quando la madre le rivolgeva la parola era solo per picchiarla. E quando Savina ha confessato ad Erica la sua omosessualità, le sue prime esperienze con ragazze dello stesso sesso, la madre le ha proposto di prostituirsi, prendendo i suoi clienti
COSTRETTA ALLA PROSTITUZIONE – Savina è stata costretta da sua madre, e dal suo amante, a vendere il proprio corpo dopo che aveva lasciato la scuola. Le minacce di buttarla fuori di casa e le violenze fisiche hanno convinto la ragazza ad accettare di prostituirsi. La madre Erica le ha passato i clienti, e durante il primo rapporto a pagamento, con un uomo di 80 anni, di Savina la figlia è stata toccata dalla mamma davanti all’anziano. Più volte la madre ha organizzato rapporti a tre, per i quali teneva gran parte dei soldi.
SERVIZIO ESCORT – Savina racconta inoltre che sua madre Erica ha fondato un servizio di escort, smettendo di prostituirsi in prima persona. Per il sito erotico ha fotografato la figlia in lingerie sexy, ma siccome nelle foto era troppo rigida e poco sensuale, l’ha masturbata con la forza. Dopo che Savina è riuscita ad finire la sua formazione da venditrice, ha gradualmente ridotto i clienti, e poi è uscita di casa, rompendo ogni rapporto con sua madre, che ha denunciato a inizio 2010 per l’inferno subito. Da oltre un anno convive con la sua fidanzata, e ha confessato a Blick di voler diventare una psicologa per aiutare le persone che hanno subito violenze come lei.