L’ex vittima di abusi Marie Collins: «Sui preti pedofili la Curia romana non collabora, me ne vado»
02/03/2017 di Redazione
Marie Collins, abusata sessualmente da un sacerdote quando aveva 13 anni di età, membro irlandese della Pontificia Commissione per la tutela dei minori, si è dimessa dal suo impegno presso la Santa Sede dicendo di sentirsi «umiliata» e «frustrata» nel vedere il lavoro suo e quello dei suoi colleghi vanificato dai dicasteri della Curia romana. L’organismo anti preti pedofili creato da Papa Francesco nel 2014, e guidato dal cardinale Sean O’Malley, arcivescovo di Boston, per la lotta agli abusi, non sarebbe stato adeguatamente sostenuto. In un’intervista rilasciata a Paolo Rodari per Repubblica Marie Collins spiega così la sua decisione:
«Non potevo restare. Dopo tre anni vedere continuamente che nella Curia romana c’era chi non favoriva il nostro lavoro, chi in sostanza lo boicottava, senza rispondere anche alle richieste più elementari che venivano avanzate, mi ha gettato in un profondo sgomento, ho provato anche vergogna, e così ho deciso di dimettermi».
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EX VITTIMA DI ABUSI: «SUI PRETI PEDOFILI LA CURIA NON COLLABORA, ME NE VADO»
Collins era l’unico membro donna della Commissione anti pedofilia ed unica vittima rimasta nell’organismo. «Nella Curia romana le resistenze erano troppe. La misura per me era colma», ripete. Dice di credere «fermamente» in Papa Francesco e nel suo lavoro («Ha preso decisioni chiare nel senso della tolleranza zero»), di avere ancora «aspettative». Ma non fa nomi:
Chi esattamente boicottava il suo lavoro all’interno della Santa Sede?
«Non voglio fare nomi perché non intendo sfavorire il lavoro della Commissione vaticana per il quale ancora nutro speranze e ho aspettative. In ogni caso, come ho anche scritto nel momento in cui ho deciso di lasciare il mio incarico, le richieste che facevo pervenire alla Congregazione per la Dottrina della fede non trovavano risposta, erano quasi sempre disattese. In particolare, mi ha ferito il fatto che la raccomandazione della Commissione di istituire un tribunale per giudicare i vescovi negligenti, approvata dal Papa e annunciata nel giugno del 2015, non abbia avuto alcun seguito. Ha trovato dei problemi legali non meglio specificati e così il tribunale non è mai stato istituito. Tutto questo è per me motivo di sofferenza e sinceramente ho ritenuto che era giusto farmi da parte».
(Foto: ANSA / ALESSANDRO DI MEO)