«Maometto è pedofilo». La frase choc del consigliere leghista a Trieste Fabio Tuiach
14/10/2016 di Redazione
«Maometto era un pedofilo e noi non accetteremo mai questa cultura». Le parole, pesanti, sono state dette dal consigliere comunale della Lega Nord a Trieste, Fabio Tuiach, sulla sua bacheca Facebook.
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Il pugile triestino ha commentato un articolo on line de “Il Giornale” riguardo la posizione di un imam che avrebbe esortato il governo danese ad accettare le spose bambine. Riporta Il Gazzettino:
Il consigliere leghista con molta nonchalance se l’è presa direttamente con Maometto per esprimere in maniera disinvolta la propria opinione. Il post ha scatenato letteralmente l’inferno sia di commenti che di reazioni politiche con un certo imbarazzo nella stessa maggioranza di centrodestra che starebbe valutando un primo tagliando a quattro mesi dalla vittoria del sindaco Roberto Dipiazza. Ma il pugile non arretra di un millimetro e oggi sul social network rilancia convinto: «Finché mi minaccia di morte qualche zecca della Casa delle Culture sorrido ma se lo fanno gli islamici voglio la scorta per mia moglie e i miei figli che ha la Serracchiani! P.S.: un uomo di 54 anni che sposa una bimba di sei è un pedofilo». E ancora: «Secondo voi se un uomo di 54 anni sposa una bambina di 6 è normale? Per molta gente si purtroppo».
Lo difende a spada tratta Paolo Polidori, capogruppo del Carroccio in Municipio: «Dire che una persona di 54 anni, sposando una bimba di 6 ed abusando di lei a nove, non sia un pedofilo, è abominio e bestialità inconcepibili! Che poi questa persona sia il profeta Maometto, è un dato storico inoppugnabile! Ebbene, ammesso, e non concesso, che il Maometto pedofilo non fa testo perché il mondo era diverso 1500 anni fa, mi dicessero gli stramaledetti buonisti, cosa ne pensano degli Imam che oggi, nel 2016, consentono i matrimoni con bimbe di 9 anni! Tacciono??!! Ed io li condanno, con tutta la forza della fallaciana ragione, anzi, li stramaledico per la loro inqualificabile difesa dell’ipocrisia relativista, che fa loro girare la testa e coscienza dall’altra parte, salvo poi azzannare ignobilmente chiunque non faccia parte della vergognosa ed ignava schiera degli ipocriti e dei politicamente corretti»