Fannulloni della Pa licenziati in 48 ore, Renzi ai sindacati: «Non capisco le polemiche»
16/01/2016 di Redazione
«Non capisco le loro polemiche su quanto abbiamo detto, e cioè che chi viene sorpreso a timbrare il cartellino e andare via dev’essere licenziato in 48 ore». Ha replicato così stamattina Matteo Renzi, nel corso della sua visita a Caserta, alla risposta dei sindacati alla proposta sui fannulloni della Pa, contro i quali il governo è pronto a tracciare la linea dura. Ieri il premier ha parlato della questione in un’intervista al Tg5.
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FANNULLONI DELLA PA LICENZIATI IN 48 ORE, RENZI: «TRUFFATORE CHI TIMBRA E POI SCAPPA»
«Mercoledì in Consiglio dei Ministri – è stato l’annuncio di Renzi – ci sarà la nostra proposta di norma per il licenziamento perché sono atti insopportabili». «Non li chiameremo fannulloni – ha dichiarato il capo del governo – ma truffatori quelli che vanno timbrano e poi scappano. Abbiamo viste cose pazzesche, come a Sanremo dove c’era chi timbrava in mutande e anche in queste ore si vedono queste immagini. Stanno distruggendo la credibilità della stragrande maggioranza dei dipendenti pubblici che lavorano bene». Dunque, la necessità di un «pugno di ferro»: «Chi si comportà così dev’essere licenziato entro 48 ore e se il dirigente non procede al licenziamento rischia lui stesso. Buoni sì, ma basta con questo atteggiamento che è insopportabile».
FANNULLONI DELLA PA LICENZIATI IN 48 ORE, BRUNETTA: «IO AVEVO TUTTI CONTRO, ANZHE RENZI»
Alle parole di Renzi aveva subito replicato qualche rappresentante dei sindacati, come il segretario della Confsal Unsa Massimo Battaglia, uno dei promotori del ricorso alla Consulta sul blocco contrattuale. «Vogliamo ricordare al governo che le norme esistono già e che sono concrete e certe», è stata la risposta al premier. Che a sua volta ha risposto da Caserta. Ma oggi una critica al premier è giunta anche dall’ex ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia. «Quando nel 2008 a combattere i fannulloni con norme, analisi, monitoraggi, trasparenza e sanzioni era l’allora ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, tutta la sinistra e tutti i giornaloni si rivoltarono contro», ha dichiarato in un comunicato l’esponente azzurro. «C’è n’era uno in particolare a sinistra che strillava e diceva a piè sospinto: ‘Non faccio mica il Brunetta io’, ed era l’allora sindaco di Firenze. Tale Matteo Renzi. Potenza dell’opportunismo».
(Foto: ANSA / CIRO FUSCO)