Fascisti e picchiatori, i ragazzi della Roma bene
13/03/2012 di Ferma Restando
Aggressioni nei licei e risse in piscina: così i “neri” della Capitale comandano nelle scuole
Spuntano dalle fottute pareti, verrebbe da dire se ci fosse qualcosa da ridere. Le aggressioni e le risse provocate da studenti di estrema destra e ragazzi della Roma bene sono in continuo aumento nella Capitale. E, dopo lo scoppio del caso Alemanno, il Fatto fa il punto con Silvia D’Onghia:
Sono nelle scuole. Quelle considerate “buone” nei quartieri della Roma bene, il Kennedy, il Giulio Cesare, il Tasso, il Righi. L’episodio accaduto venerdì scorso in quest’ultimo istituto, dove due studenti sono finiti in ospedale col naso rotto dopo un’a ggressione (o una rissa, le indagini sono ancora in corso) ad opera di militanti di C o n t ro Te m p o , è solo l’ultimo di una scia di violenze che nessuno pare voler contrastare. ControTempo è un movimento nato un anno fa, e non ancora registrato, che conta una cinquantina di aderenti, in gran parte liceali, che si ispirano alla “sovranità nazionale d’annunziana, ai moti risorgimentali e a Roma, dove sono nati i diritti”, spiega uno dei leader “anziani”.
Senza voler tornare con la memoria al giugno 2009, quando (come il Fatto ha raccontato) durante un’ir r uzione squadrista alla Camilluccia era presente come testimone anche il figlio del sindaco Alemanno, eletto nel Blocco Studentesco di CasaPound:
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Basta scorgere gli archivi dell’ultimo anno per capire quanto le bande dilaghino senza che nessuno, nè la polizia nè la politica, faccia nulla per fermarle. Il 26 aprile 2011 un gruppo di una quindicina di appartenenti ai collettivi è stato aggredito a Talenti, in quella che è sembrata una spedizione punitiva. Qualche giorno più tardi, l’8 m ag g i o , su un muro di piazzale degli Eroi e sulle saracinesche del Pdci sono apparsi svastiche e striscioni “realizzati con il retro di manifesti di Forza Nuova”, hanno detto i militanti del partito. Il 7 giugno i carabinieri hanno arrestato il 26enne Stefano Schiavulli, leader di Militia, con le accuse di sequestro di persona, rapina e lesioni. L’anno prima era già stato arrestato perchè indagato, insieme con altri tre esponenti dell’organizzazione, per apologia del fascismo, diffusione di idee fondate sull’odio razziale ed etnico e violazione della Legge Mancino. Il 26 giugno 2011 Roma si è svegliata con un altro incubo: il giovane musicista Alberto Bonanni era stato aggredito e pestato a sangue la sera prima nel rione Monti da un “b ra n c o ” che voleva marcare il proprio territorio.
Cinque gli arresti, ragazzi “dif ficili” li hanno definiti. Sulle loro pagine Facebook saluti romani e fede giallorossa, in un binomio che confonde l’ideologia con lo squadrismo da stadio. Alberto è ancora in coma. Ma non finisce qui:
Il 3 novembre cinque militanti del Pd sono stati aggrediti mentre affiggevano dei manifesti in via dei Prati Fiscali, zona nord di Roma. Per quel pestaggio è finito in carcere Andrea Palladino, dirigente di CasaPound , per il quale il pm Minisci ha chiesto il rito immediato: lesioni personali aggravate, violenza privata e porto d’arma impropria i capi d’imputazione. Il 12 novembreteatro di una spedizione punitiva è stato il liceo Socrate alla Garbatella. Ci avevano già provato una settimana prima, fermandosi però all’angolo con caschi e cinture in mano. Il 14 dicemb re i carabinieri hanno eseguito cinque arresti e una decina di perquisizioni contro esponenti di Militia accusati di azioni contro la comunità ebraica. Ostia è stata invece il teatro di una maxi rissa tra centri sociali e CasaPound il 24 febbraio: bastoni e manganelli, tre feriti e 24 fermati, 17 dei collettivi e 7 dell’organizzazione che fa capo a Gianluca Iannone. Un’or ganizzazione che ogni volta si dice estranea ai fatti. “Un augurio sincero a tutti i camerati che ancora credono, soffrono e combattono silenziosamente nelle sezioni, nelle piazze, nelle lunghe notti fra l’odore della colla o dentro le celle fredde delle patrie galere, ai camerati che sono morti per l’idea e ancora marciano con noi”. Così scrive sulla sua pagina Facebook Lotta Studentesca, il gruppo giovanile di Forza Nuova.