Pizzarotti: «Codice di comportamento M5S? Vogliono yesman non politici autonomi»
02/01/2017 di Stefania Carboni
«Vogliono yes man, non politici autonomi». Federico Pizzarotti, sindaco di Parma oramai fuori dal Movimento 5 stelle commenta così il codice di comportamento M5S diffuso sul blog di Beppe Grillo. «Quando il Movimento 5 Stelle mi aveva sospeso illegittimamente mancava un regolamento sulle sospensioni e uno sul codice di comportamento. Nelle controdeduzioni che mi erano state chieste lo feci notare: impossibile e illegittimo sospendermi se mancano i regolamenti per farlo. Da parte dei vertici silenzio assoluto».
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Ecco il post di Federico Pizzarotti lancia sui social:
Quando il Movimento 5 Stelle mi aveva sospeso illegittimamente mancava un regolamento sulle sospensioni e uno sul codice di comportamento. Nelle controdeduzioni che mi erano state chieste lo feci notare: impossibile e illegittimo sospendermi se mancano i regolamenti per farlo. Da parte dei vertici silenzio assoluto, lo stesso da parte del direttorio, ora rottamato senza neppure una spiegazione. Oggi, a distanza di ben sei mesi, è arrivata la conferma di quanto ho sempre fatto notare. Il punto è semplice: chi fa notare le incongruenze e i gravi errori di una forza politica non è un traditore, né un infiltrato, ma una persona che con onestà intellettuale dice le cose esattamente come stanno, proponendo giuste soluzioni e senza aver paura delle conseguenze di tenere la testa alta. Chi tace, piega la testa e non sa formulare un benché minimo pensiero critico è solo uno yesman.
E oggi continuo a vedere molti yesman, ma pochi politici con una loro coerenza e una loro autonomia.
(in copertina foto Federico Pizzarotti, Facebook)