No, Emmanuel ucciso a Fermo non faceva parte della mafia nigeriana
28/11/2016 di Stefania Carboni
Oggi la cronaca locale su Fermo, dal Resto del Carlino fino al nazionale de Il Messaggero, parlano dei funerali di Emmanuel Chidi Namdi ucciso dopo una lite con l’ultrà Amedeo Mancini. Secondo quanto riportano le testate, che si basano su una informativa della polizia (chissà perché mai finora presa in considerazione), la mafia nigeriana era presente ai funerali del migrante. Con tanto di rappresentanza e dress code a due passi dalla presidente della Camera Laura Boldrini e il ministro Maria Elena Boschi.
Amedeo Mancini: «Date alla vedova di Emmanuel tutto quello che ho»
EMMANUEL E LA MAFIA NIGERIANA: DA DOVE PARTE L’INFORMATIVA
Riporta ad esempio il Resto del Carlino:
Pochi giorni dopo i funerali del nigeriano, il vice questore di Macerata, Marcello Gasparini, membro della commissione regionale per il riconoscimento dello status di rifugiato, aveva inviato una segnalazione alla Procura in cui affermava testualmente «di aver appreso da fonte confidenziale, ritenuta attendibile, che al funerale di Emmanuel sono intervenuti membri della setta Black Axe, riconoscibili perché tutti indossanti abiti dal colore rosso e nero al fine, verosimile, di rendergli manifestamente onore e che la loro presenza rivelerebbe che il deceduto faceva parte della stessa confraternita. Come noto si tratta di un gruppo molto vendicativo». Soltanto sabato, ben quattro mesi dopo tale segnalazione, è stato aperto un fascicolo in cui viene contestato il reato di associazione a delinquere.
Ma chi erano questi uomini vestiti di nero e con foulard rosso al collo? Da chi è partita l’informativa? A chiarire è La provincia di Fermo che spiega anche il disinteresse finora seguito dalla procura in merito alla famigerata mafia nigeriana:
Titti Astorri, legale che difende la vedova di Emmanuel, Chinyere, smonta con un semplice dato: “Quel gruppo era composto da ragazzi compagni del nigeriano ucciso da Mancini. La fascia rossa è il simbolo della Nigeria. Vista la presenza, oltre che dei Ministri, del più alto rappresentante consolare dell’ambasciata nigeriana, tutti i partecipanti nigeriani vennero schedati e controllati da Questura e Prefettura. Di che parliamo? La loro divisa era nera per lutto, diversamente dalla vedova che nel funerale indossa il bianco”.
Insomma, il poliziotto avrebbe segnalato l’anomalia legata al vestito, il nero con fascia rossa è una delle divise riconosciute dei Black Axe, ma fino a oggi la Procura non avrebbe mai preso in considerazione la segnalazione, tanto che, come ammettono gli avvocati, mai questo particolare era arrivato sul tavolo dei legali, di una e dell’altra parte.
Quindi l’informativa sui Black Axe è partita dalla sensazione di un poliziotto. Tutti i partecipanti al funerale sono stati schedati e chissà perché finora non era mai stata presa in considerazione la segnalazione. Segnalazione ora utile senz’altro per la difesa di Amedeo Mancini ma che sembra lasciare il tempo che trova. Tutta colpa dei nigeriani che hanno indossato un fazzoletto ricordando la loro nazione. E anche stavolta Emmanuel, morto dopo una violenta colluttazione con il fermano, non si potrà difendere.
(in copertina foto ANSA/ PER GENTILE CONCESSIONE DI IL REDATTORE SOCIALE)