Fermo: per l’omicidio di Emmanuel spunta una seconda supertestimone
11/07/2016 di Redazione

A Fermo, per l’omicidio di Emmanuel, spunta un’altra supertestimone. Un’altra donna ha parlato agli inquirenti descrivendo gli attimi concitati che hanno portato alla morte del nigeriano di 36 anni. E conferma in sostanza la versione di Pisana Bachetti fornita agli inquirenti.
“Dopo essere scesa dall’autobus – si legge nel documento – la donna ha udito delle urla provenire dalla via sottostante dove notava parlare animatamente due persone di colore e Mancini. Riferiva che il ragazzo di colore iniziava a spintonare Mancini e, dopo aver preso un segnale stradale mobile, ivi presente, lo colpiva con il medesimo alle gambe, facendolo cadere a terra. Dopo ciò il ragazzo di colore si allontanava, ma veniva raggiunto da Amedeo Mancini e tra i due iniziava una scazzottata a seguito della quale l’uomo di colore rovinava a terra. Aggiungeva inoltre di aver sentito dire dal ragazzo, che si trovava in compagnia di Mancini, le seguenti parole rivolte all’amico: ‘Lascia perdere, c’è una donna, non reagire, c’è una donna’”.
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Il procuratore considera attendibili entrambe le testimonianze:
Le due testimonianze sono tenute nella massima considerazione dal sostituto procuratore Perlini che scrive nel provvedimento di fermo emesso: «Le dichiarazioni sono da ritenersi di sicura credibilità, poiché persone estranee ai fatti in quanto distanti in termini di parentela e conoscenza sia dalla persona offesa sia dall’indagato».