Florian Philippot lascia il Front National

21/09/2017 di Andrea Mollica

Florian Philippot ha lasciato il Front National. L’addio è stato determinato dal ritiro delle deleghe che il vicepresidente aveva all’interno del partito, dopo che Marine Le Pen gli aveva intimato di lasciare un’associazione che presideva, Les Patriotes.

FLORIAN PHILIPPOT LASCIA IL FRONT NATIONAL

L’abbandono di Philippot chiude uno scontro interno alla destra nazionalista francese seguito alla secca sconfitta subita della Le Pen nel ballottaggio delle presidenziali contro Emmanuel Macron, e il negativo risultato alle legislative succesive. Florian Philippot è diventato vicepresidente del Front National nell’estate del 2012, dopo aver condotto con grande apprezzamento la prima campagna presidenziale di Marine Le Pen, conclusasi con un risultato brillante vicino al 20% dopo anni di sconfitte. Philippot, parlamentare europeo dal 2014, era considerato il teorico della svolta no euro del FN, che aveva portato  Marine Le Pen a profilarsi su temi più sociali. Dal 2012 fino alla sconfitta con Emannuel Macron Philippot aveva ispirato una strategia del Front National più inclusiva, lontana dalle nostalgie fasciste di Jean-Marie Le Pen, nel tentativo di rimodellare l’estrema destra francese in un movimento contrapposto alla destra e alla sinistra tradizionale.

 

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Al cuore di questo messaggio c’era il sovranismo monetario, necessario per condurre politiche economiche socialmente più eque e contrapposte rispetto all’austerità dettata dall’UE e della Bce. Un messaggio molto diverso rispetto al tradizionale liberismo del Front National di Le Pen padre. L’addio di Philippot al FN rappresenta la sostanziale conclusione del movimento no euro in Francia: Marine Le Pen non vuole più basare la sua opposizione a Emmanuel Macron sul contrasto alla moneta unica. Il Front National si profilirà innanzitutto come forza di destra sui temi tradizionali di immigrazione e sicurezza. Una svolta prossima a quanto fatto dalla FPÖ in Austria  dopo la sconfitta di Hofer alle presidenziali, e simile alle posizioni sempre più sfumate di Salvini e del M5S sull’uscita dall’euro.

Foto copertina: Visual via ZUMA Press

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