Fortuna Loffredo, una 13enne racconta: «Fu uccisa da Caputo, lo diceva la nonna»
10/06/2016 di Redazione
Nuove testimonianze sulla morte di Fortuna Loffredo, la bambina di 6 anni che nel giugno 2014 a Caivano (in provincia di Napoli) subì violenza sessuale e poi gettata da un palazzo. Nuove accuse al presunto assassino, Raimondo Caputo, attualmente in carcere, unico indagato per gli abusi e l’omicidio.
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FORTUNA LOFFREDO, ANCORA ACCUSE A RAIMONDO CAPUTO
Un’amica della piccola scaraventata dal balcone ora rinnova le accuse, ricordando come sua nonna non avesse fatto mistero davanti ad altre persone che era stato quell’uomo, soprannominato Titò, ad uccidere Fortuna. Lo racconta Marco Di Caterino sul Mattino di Napoli:
«La mia amica, per due volte mi ha raccontato che era stato Titò a uccidere Fortuna. La seconda volta, mi ha anche detto che sua nonna, non ne aveva fatto mistero davanti a molte persone che prendevano il fresco nel cortile dell’isolato 3». Questo è quanto ha dichiarato Alessandra (nome
di fantasia) la tredicenne del parco Verde, amica di Fortuna Loffredo e della prima figlia di Marianna Fabozzi, nel corso della brevissima udienza dell’incidente probatorio, davanti al gip Alessandro Buccino, e al procuratore aggiunto Domenico Airoma e al pubblico ministero Claudia Maone, i due magistrati che conducono l’inchiesta sulla tragica fine di Fortuna Loffredo,la bimba abusata e uccisa la mattina del 24 giugno del 2014, dopo essere stata scaraventata nel vuoto
dell’isolato 3 delle palazzine popolari Iacp del parco Verde.
Raimondo Caputo, intanto, continua a professarsi innocente. Racconta ancora Di Caterino sul Mattino:
L’uomo, che ha preso parte all’udienza, ha ancora una volta dichiarato ai magistrati la sua innocenza, accusando dell’omicidio sia Marianna Fabozzi che la sua prima figlia. Proprio quella ragazzina che ha rivestito il ruolo di principale accusatrice del convivente della mamma.
(Foto di copertina: Ansa)