Franceschini: «Nuovi concorsi e nuovi superdirettori per i nostri musei»
28/12/2015 di Redazione
«L’Italia non era abituata a un esecutivo che decide, magari scontenta settori di opinione pubblica, ma decide. Penso al Jobs Act, alla buona scuola, alla legge elettorale, alla riforma costituzionale, solo per citare alcune cose tra le tante». Dario Franceschini sorride, ha raggiunto l’obiettivo: la legge di Stabilità ha portato 2 miliardi al ministero della Cultura da lui diretto. «È un segnale forte, dopo anni di tagli. L’intenzione è di investire in progetti ambiziosi che abbiano una grande capacità di attrazione anche turistica. Sono risorse, queste, che useremo per completare cantieri già avviati e che sono a metà, o che sono fermi sulla carta» spiega a Laura Larcan sul Messaggero di oggi.
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In estate la gara internazionale per nominare i direttori dei venti musei più importanti del Paese fece molto discutere – soprattutto i 7 stranieri. L’esperimento nei corridoi del Mibact è piaciuto, è stato difeso e verrà ripetuto, spiega il Ministro
«Prima di Natale i venti direttori hanno preso possesso delle loro sedi. Promettono spinta e entusiasmo. Anche perché si tratta di insediare il Consiglio di amministrazione, di mettere in campo progetti scientifici, e quelli strategici per avviare le gare per i servizi aggiuntivi. Sono convinto che i risultati arriveranno in fretta. […] Il numero di musei che abbiamo scelto era legato al fatto che il mio ministero, come gli altri, abbia un tetto massimo di dirigenti di prima e seconda fascia. Ma andando avanti, numeri permettendo, è possibile che qualche altro museo possa fare il salto, acquisire l’autonomia, in modo da scegliere il direttore con un concorso internazionale»
Tra i provvedimenti confermati all’interno del ddl Stabilità anche l’Art Bonus:
«Da quando l’abbiamo stabilizzato le imprese si stanno facendo vive. Nel 2015 sono già entrati 40 milioni. Ora andremo ancora meglio. L’obiettivo più urgente è che ognuno dei venti musei autonomi abbia come main partner una grande impresa italiana. L’idea è che un marchio italiano aiuti a far vivere un museo con una donazione»
E la Card Giovani da 500 euro per i neo maggiorenni:
«Sono 290 milioni che andranno a teatri, musei, cinema, librerie. È un incasso garantito per queste strutture. Questo sistema avvicinerà i giovani sempre più alla cultura, nella speranza di farla divenire una parte consistente della loro vita. È un’altra risposta di questo governo alla paura del terrorismo. Uscire di casa e vivere all’insegna della cultura»
Photocredit copertina Zunino Celotto/Getty Images