Francesco Pigliaru: chi è il nuovo presidente della “nuova” Regione Sardegna
17/02/2014 di Stefania Carboni
Francesco Pigliaru, 59 anni è il nuovo governatore della Regione Sardegna. Pigliaru è un renziano della prima ora. Per due anni è stato assessore alla Programmazione, bilancio, credito e assetto sotto la squadra di Renato Soru. Un po’ defilato dalla politica Francesco è sposato e ha un figlio con Adriana Di Liberto (ricercatrice dell’università di Cagliari e PhD a Londra). Pigliaru è prorettore dell’università di Cagliari oltre che docente di Economia politica alla facoltà di Giurisprudenza cagliaritana. È lui la persona indicata dal Partito democratico per uscire dallo scandalo politico che ha coinvolto diversi esponenti Pd nella giunta precedente. Pigliaru ha un curriculum di tutto rispetto. Nel 1988-89 ha insegnato in qualità di visiting scholar alla Università di Berkeley, mentre dal 1993 al 1998 ha diretto il CRENoS (Centro ricerche economiche Nord-Sud). Ha prodotto circa trenta pubblicazioni scientifiche.
FRANCESCO PIGLIARU, IL DISCORSO – Francesco Pigliaru era sicuro della vittoria sin dalla sua candidatura. “Lo sapevo gia’ dal 6 gennaio – ha detto in una improvvisata conferenza stampa nella sua sede elettorale – Se si va in battaglia si va per vincere. Sono orgoglioso di non aver modificato il mio modo di parlare in queste settimane di campagna elettorale. Sono rimasto lo stesso di prima: non ho mai insultato nessuno, hanno vinto le nostre proposte concrete”
FRANCESCO PIGLIARU E IL MASTER & BACK – Originario di Sassari, classe 1954, Pigliaru si è laureato in Scienze politiche e si è specializzato alla scuola superiore di Economia “Enrico Mattei” di Milano. Ha poi proseguito il suo percorso alla Cambridge University nel Master Philosophy in Economics. Fu lui a contribuire alla realizzazione del programma Master and Back, che prevede il ritorno dei giovani sardi nell’isola dopo un periodo di formazione in un ateneo estero o italiano. Il ritorno in patria prevede un contratto di collaborazione o di ricerca presso una azienda o un ente sardo. Pigliaru è stato assessore dal 2004 al 2006 quando lasciò l’incarico con tono polemico la squadra Soru. Eppure oggi l’ex governatore dem si è palesato nel suo qaurtiere generale per sostenerlo in queste febbrili ore.
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FRANCESCO PIGLIARU E LE RADICI DELLA FAMIGLIA – Lo storico e giornalista Manlio Brigaglia ha pochi giorni fa fatto un ritratto storico del candidato Sulla Nuova Sardegna:
Suo fratello Antonio, invece comunista, passò sotto il fascismo più tempo fra galera, confino e clandestinità che giorni tranquilli. Caduto il regime, fu il primo segretario regionale del Pci in Sardegna. Ne ha scritto una bella biografia Guido Melis, ed ora sta per uscire una biografia del deputato, scritta dal nipote Lorenzo Dore, figlio di Giampietro che è stato una delle personalità più rilevanti dell’intellettualità cattolico-democristiana nella seconda metà del secolo, fondatore della casa editrice “Studium”, editore de “Il Giorno”. Patria d’origine, per tutti, Olzai, dove ancora vive il ricordo delle sorelle Dore, Peppina (notissima scrittrice di vite di santi, fondatrice in paese di un monastero di Benedettine di clausura) e Grazia, delicata poetessa ma anche grande studiosa della prima emigrazione italiana begli Stati Uniti.
E anche….
Ripercorrere questo frondoso albero genealogico rischia di dare fastidio al professor Pigliaru, candidato da 48 ore a presidente della Regione per il centrosinistra. Che già ha un curriculum di studioso e di amministratore che da solo basterebbe a giustificare la scelta, a parte il miracolo che ha fatto, convincendo i 64 membri che dovevano fare il nome finale a votare compatti per lui. Unanimità alle ore 4.45 del mattino, dopo mesi che nel Pd sardo non c’erano meno confusione e bisticci e polemiche che nel Pd nazionale. Il candidato i titoli se li è già fatti per conto suo, senza appellarsi a una discendenza di cui peraltro è fortemente geloso e orgoglioso insieme: l’amore di Francesco per il padre è il più bel riconoscimento di che cosa fu quell’uomo mite e combattente, spesso dal letto dell’ospedale, maestro e guida di tanti della sua e della mia generazione.Titoli: maturità precoce . all’Azuni (“saltò” la terza Liceo, come usava fra i più bravi), laurea in Scienze politiche, PhD in Economia all’Università di Cambridge, un anno di perfezionamento in California, all’Università di Stanford, poi la cattedra a Cagliari, sponsorizzato da Antonio Sassu, suo maestro. Quando fu eletto presidente della Regione, Renato Soru lo chiamò assessore al Bilancio e alla Programmazione: non so se sapesse che dietro quell’aria serena e disponibile che Pigliaru ha ci fosse un carattere di ferro, non meno intransigente del suo.
FRANCESCO PIGLIARU E L’ECONOMIA – Il professore è stato inoltre il principale promotore della cosiddetta “Vertenza entrate” della Regione Sardegna col Governo centrale, che mirava all’ottenimento di una larga parte delle entrate tributarie dovute dallo Stato alla Regione. Somme che, dal 1991, non erano mai state corrisposte. La Vertenza ha il sapore dell’autonomismo e dell’indipendentismo sardo, che dagli anni ottanta porta avanti la necessità di verificare i flussi fiscali dell’Autonomia regionale. Pigliaru è juventino. Lo ha ricordato Brigaglia stesso quando lo presentò a Sassari nel suo tour isolano. «Dobbiamo dire ai cagliaritani che Pigliaru è tifoso del Cagliari – disse lo storico introducendolo al pubblico – e che la settimana scorsa quando si rotolava a ogni gol della Juve era per dolore e non perchè è sassarese e juventino».