Franco Gabrielli sarà il candidato per il dopo-Ignazio Marino?
28/08/2015 di Redazione
Franco Gabrielli sarà il candidato per il dopo-Ignazio Marino? Il premier Matteo Renzi sarebbe il principale sponsor di questa ipotesi: al termine naturale della amministrazione capitolina, il Sindaco di Roma, è il pensiero del presidente del Consiglio dei Ministri, non ci arriverà. L’idea di votare a Roma nel 2016 era già emersa, ma potrebbe essere superata; in favore, questo sì, di un collasso anticipato delle sorti della giunta Marino al termine del Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco; grande evento per il quale è stato nominato ieri il prefetto Franco Gabrielli a coordinatore della cabina di regia.
FRANCO GABRIELLI PER IL DOPO-IGNAZIO MARINO?
Secondo il Corriere della Sera il cronoprogramma per la staffetta dei due sindaci di Roma, come già li chiama la stampa, quello ufficiale e quello ombra, sarebbe deciso. Ce ne parla Maria Teresa Meli.
Il prefetto di Roma, nelle intenzioni del premier, avrà un ruolo da sindaco-ombra, in attesa di diventare il candidato del Partito democratico alla guida del Campidoglio quando sarà il momento. Già, perché se il commissario del partito capitolino Matteo Orfini continua a difendere senza se e senza ma l’operato di Ignazio Marino, Renzi invece la pensa in tutt’altro modo ed è convinto che sia difficile arrivare con questo sindaco e in queste condizioni alla scadenza naturale del 2018. Anche se ripete: «Ora Marino non ha più scuse, pensi a dimostrare di saper governare». Niente elezioni per il 2016, quindi, però non si esclude il voto nel 2017.
LEGGI ANCHE: Franco Gabrielli, la prima intervista da neoprefetto di Roma
L’intera partita dell’affidamento a Franco Gabrielli della cabina di regia per il Giubileo, e del commissariamento di alcuni dicasteri chiave del Campidoglio, è stata gestita da Renzi nel rispetto formale con il sindaco, a cui non sono mancate comunicazioni puntuali sulle procedure e sugli inserimenti – fra cui quello di Silvia Scozzese, appena uscita dalla Giunta e molto vicina a Renzi, a commissario per il debito pregresso di Roma Capitale; ma umanamente e politicamente, la distanza non potrebbe essere più ampia. Non è un caso che ieri Renzi non fosse in conferenza stampa.
Renzi non vuole sovrapporre la sua immagine a quella della giunta romana e del sindaco. E ovviamente non è una coincidenza il fatto che il presidente del Consiglio non abbia ancora deciso se e quando mettere la faccia sul Giubileo.
Già, il Giubileo.
Per l’Expo, Renzi ce la mise subito, nonostante i pronostici sulla riuscita dell’evento fossero tutt’altro che favorevoli. Difese l’Esposizione universale persino quando arrivarono le indagini della magistratura sugli appalti. Il premier ha sempre puntato sull’Expo. Sul Giubileo, al contrario, è molto, molto prudente, benché desideri che tutto vada per il meglio perché si rende conto dell’enorme esposizione mediatica dell’evento. «Aspettiamo», è il ritornello che si sente ripetere a Palazzo Chigi. Guai a compromettere l’immagine dell’esecutivo.