Il nuovo attacco di Mons. Galantino: «Politica, un harem di cooptati e furbi»
19/08/2015 di Redazione
Nunzio Galantino torna all’attacco: dopo le polemiche dei giorni scorsi scatenate dalle sue parole circa l’azione definita «inesistente» del governo sul tema dell’immigrazione e il duro botta e risposta con il leader della Lega Nord Matteo Salvini, ieri il segretario generale della Cei ha rinunciato a presenziare al convegno sulla DC e De Gasperi organizzato a Trento. Colpa delle troppe polemiche, aveva detto Galantino, che non voleva «contribuire a rafforzare polemiche» con la sua «sola presenza», in un «clima invano esasperato». Il numero uno della Conferenza Episcopale Italiana, però, non rinuncia a una nuova stoccata contro la classe politica di oggi, diffondendo il testo della Lectio degasperiana che avrebbe dovuto tenere a Trento, in cui definisce la politica «un puzzle di ambizioni personali all’interno di un piccolo harem di cooptati e di furbi».
GALANTINO: «POPULISMI, UN CRIMINE DI LESA MAESTÀ» –
«Un popolo non è soltanto un gregge, da guidare e da tosare – si legge – Il popolo è il soggetto più nobile della democrazia e va servito con intelligenza e impegno, perché ha bisogno di riconoscersi in una guida – sottolinea il vescovo – solo sbanda e i populismi sono un crimine di lesa maestà di pochi capi spregiudicati nei confronti di un popolo che freme e che chiede di essere portato a comprendere meglio la complessità dei passaggi della storia». E ancora: «Pensiamo spesso che il buon cattolico sia un uomo a metà, una via di mezzo tra gli ambiziosi e i disperati e non è vero. Pensiamo che un cattolico – scrive Galantino – sia un uomo con il freno a mano, che non possa godere del successo della scienza o dei frutti della ricchezza, ma sono bestemmie perché non c’è nessun motivo che ci spinga a rinunciare ad offrire al Signore il meglio dell’intelligenza e dello sviluppo economico e tecnologico».
SALVINI: «GALANTINO HA SPROLOQUIATO» –
Pronta la reazione di Matteo Salvini, che con Galantino aveva già avuto uno scontro tutt’altro che pacifico: «Non so da quale uovo di Pasqua sia uscito Galantino» – ha commentato il leader del Carroccio. Galantino in linea con il pensiero di Papa Francesco? «Galantina ha sproloquiato – ha replicato Salvini – Non mettiamo sullo stesso piano la cioccolata con qualcos’altro». Poi passa al contrattacco: «Non è un problema Salvini contro i vescovi, è un problema di questo Galantino e pochi altri che sono più a sinistra di Rifondazione comunista. Non ce l’ho con la Chiesa. Ce l’ho con due o tre vescovi che dovrebbero andare in giro con la bandiera rossa, invece che mettere la tonaca».
SANTANCHÉ: «GALANTINO DI FURBI SE NE INTENDE –
A dare manforte a Salvini arriva da Forza Italia la replica di Daniela Santanché: «In quanto a cooptati, harem e furbi, evidentemente Galantino in quanto capo dei vescovi se ne intende assai». E, da NCD, Cicchitto esprime il proprio dissenso: «Ci aspettiamo da Galantino analisi più serie, culturalmente più fondate, e più capaci di comprendere la realtà nella sua complessità e nelle sue contraddizioni e non battute a effetto».
(Photocredit copertina: ANSA/UFF STAMPA FONDAZIONE TRENTINA ALCIDE DE GASPERI )