“Gesù avrebbe legalizzato la marijuana?”
10/03/2012 di Maghdi Abo Abia
Grande dibattito in seno alla comunità cristiana USA…
L’Mnsbc raccoglie la voce del reverendo Pat Robertson, il quale ha detto che gli Stati Uniti dovrebbero legalizzare la marijuana. Ma Gesù approverebbe? Che ne pensate?
SPRECO DI SOLDI – E’ stato quindi chiesto a qualche teologo di dare una propria interpretazione a questa domanda, e le risposte sono state alquanto confuse. Intanto, chi è Pat Robertson? Si tratta di un evangelista cristiano ospite dello show “the 700 club”, e con il suo modo schietto ha catturato l’attenzione dei media d’oltreoceano quando disse al New York Times che l’erba andrebbe depenalizzata e trattata come l’alcol, visto il fallimento delle politiche governative antidroga che costano ai contribuenti miliardi di dollari l’anno. “Non ho mai fumato marijuana, e non ho intenzione di farlo. Ma di una cosa sono certo: la guerra contro la droga ha fallito”. Queste le sue parole.
DIO NON SI LAMENTA… – Secondo gli studiosi la Bibbia non definisce l’uso di droghe come la cannabis: “non è così semplice prendere le sacre scritture e dire: ehi, in questo passo si sostiene che la marijuana dovrebbe essere legale. Non esiste nessun passaggio simile”, ha dichiarato Padre Thomas Reese, decano presso il centro teologico dell’università di Georgetown. Questa posizione si rifà a un concetto espresso dai pro-erba che si rifà al passo del libro della Genesi 1:29, secondo il quale Dio non disapprovava il consumo di piante come la marijuana.
…MA L’APOSTOLO PAOLO SI – E subito sono nati vari siti web nel quale si dice che l’erba non è vietata, che farsi non è male e che Dio ci ha dato la cannabis per un motivo. Todd Johnson, professore associato di teologia alla Fuller Theological Seminary, un’istituzione evangelica di Pasadena, California, ha detto che il passo più importante della bibbia sul tema è rappresentato dalla prima lettera ai Corinzi, 6:9-10, nel Nuovo Testamento, nel quale l’apostolo Paolo parla dei problemi che affliggono la Chiesa e sentenzia che gli ingiusti non entreranno nel regno di Dio. Secondo l’apostolo: “il corpo è il tempio dello Spirito Santo, e che vi è stato dato da Dio. Non è vostro, lo avete avuto a caro prezzo. Glorificate Dio nel vostro corpo.
AMATEVI SENZA ECCESSI – E quindi? Quindi Paolo, come sottolineato da Johnson, voleva lanciare un monito di stampo morale. Lui puntava all’abuso di alcol, ma ha voluto anche sottolineare che il corpo è il tempo dello spirito, e quindi non va fiaccato con qualsiasi sostanza. “Ritengo -continua Johnson” che si riferisse a qualcosa che, se assunto in eccessive quantità, possa danneggiare il corpo. Non è un sintomo dell’amore che Dio vi chiede di dare al mondo?”
TRAVIATI – Secondo Reese, visto che la Bibbia non si esprime direttamente sulla marijuana, i teologi possono solo fare delle analogie prendendo spunto dai riferimenti del Testo Sacro sulla droga dell’epoca, ovvero l’alcol. “L’abuso di alcol è peccato perché fiacca le prestazioni, perciò le droghe ci portano a fare cose che naturalmente non faremmo. Per questo le droghe, così come il loro uso, sono ritenute cattive”.
LA CANNABIS USATA IN EGITTO – Carl Ruck, professore di studi classici all’università di Boston, sostiene invece che c’è presenza di cannabis nella Bibbia in quanto è ingrediente per l’incenso e per l’olio dell’unzione. Inoltre veniva usata come medicinale. Secondo il professore la cannabis veniva coltivata parecchio al debutto della cristianità, e sostiene che anche Gesù l’abbia usata. “Sono stati trovati residui di cannabis in vasi provenienti dalla Giudea e dall’Egitto. Ciò sta a indicare che veniva usata sia come medicinale sia per le sue caratteristiche estreme. Gesù, secondo l’apostolo Marco, consigliava di scacciare i demoni e di puntare alla guarigione dalle malattie proprio con l’erba. Inoltre, fin dai tempi di Mosé e fino al profeta Samuele, veniva usato l’olio dell’unzione sacra tratto da questo elemento naturale per ricevere la rivelazione del signore”.
E LA MANDRAKE? – Ruck ha anche confermato che nella Bibbia ci sono le prove dell’uso del “mandrake”, una pianta velenosa e psicologicamente alterante: “Secondo la Bibbia Lea avrebbe dato del mandrake a Rachele, per dormire così una notte con il proprio marito, portato via dalla stessa Rachele. Alcuni studiosi però vorrebbero non identificare la pianta come la mandrake”. Molte organizzazioni cristiane hanno emesso comunicati nei quali sostengono l’uso medico della marijuana, ma nessuna di loro sembra disponibile a traslare questa disponibilità a un consumo “ricreativo”.
TASSATA COME LE SIGARETTE – E quindi? Cosa si fa? Continua Reese: “Dovremmo fare qualcosa soprattutto per debellare le bande di criminali che controllano la marijuana. Dovremmo legalizzarla e tassarla, così come si fa con le sigarette. E’ come se fossimo in Vietnam. Le politiche antidroga hanno fallito. Dovremmo invece puntare a una sensibilizzazione per un consumo sostenibile e intelligente, così come si fa per le campagne sull’alcol”. In fondo non è anche questo un modo per testimoniare l’amore che ci insegna Dio?