La storia del sindaco di Viareggio cacciato da un ristorante perché indossava i bermuda
09/08/2017 di Gianmichele Laino
Succede anche questo, ad agosto in Versilia. Il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro è stato protagonista, suo malgrado, di una vera e propria disavventura che lui stesso ha definito «una piccola violenza». Dopo essere entrato, in occasione di un incontro informale, in un ristorante di Viareggio in compagnia di amici e alla presenza di diversi conoscenti, è stato invitato ad abbandonare il locale a causa del suo abbigliamento ritenuto non appropriato.
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GIORGIO DEL GHINGARO BERMUDA, IL POST SU FACEBOOK
«Ad un certo punto – spiega Del Ghingaro su Facebook – mi si avvicina il cameriere imbarazzato e mi comunica che, considerato che non indosso pantaloni lunghi, non posso stare in quel locale. Gli spiego (stupito) che non lo sapevo, spiego anche il perché sono vestito così, che sono in libera uscita, che anch’io sono una persona normale, con una vita normale, con dei vestiti normali».
Ma il cameriere non può nulla contro l’inflessibile volontà del titolare del locale. Ritorna al tavolo del sindaco di Viareggio e lo invita nuovamente ad alzarsi e ad andarsene. Un episodio sgradevole, di cui il sindaco ha preso atto: «Non sapevo che esistessero regole così ferree d’agosto in un locale sul porto – ha continuato -, ma giustamente l’ignoranza non è ammessa e non posso che prendere atto che in quel posto ci si deve andare con i pantaloni lunghi, anche se continuo a chiedermi come una persona possa saperlo se nessuno glielo dice o lo scrive all’ingresso».
Serata rovinata per la compagnia del sindaco? Neanche per idea. A quel punto, dopo aver abbandonato il locale, Del Ghingaro si è recato in un altro ristorante, dove non hanno fatto storie per il suo abbigliamento casual e dove, a suo dire, ha mangiato molto bene.
GIORGIO DEL GHINGARO BERMUDA, LA REAZIONE DEL WEB
Il post del sindaco di Viareggio, in poche ore, è diventato virale e ha stimolato un ampio dibattito. La maggior parte dei messaggi arrivati al primo cittadino sono di piena solidarietà, anche se qualcuno ha polemizzato per una sua precedente ordinanza che impone multe a chi gira in costume da bagno per le strade del centro cittadino. Tra i tanti messaggi, anche la proposta di un’iniziativa per protestare contro il gestore del locale: prenotare tutti i tavoli e presentarsi in pantaloni corti.
Inoltre, questa mattina, una collaboratrice del sindaco, non senza un pizzico di ironia, ha affisso in comune a Viareggio le fotografie del primo cittadino in bermuda, con tanto di scritta «Io qui non posso entrare».
(FOTO da account Facebook di Giorgio Del Ghingaro)