La giornalista strattonata dallo staff di Trump si è dimessa
14/03/2016 di Redazione
La giornalista di Breitbart, Michelle Fields, si è dimessa assieme all’editor Ben Shapiro, in segno di protesta contro la mancata presa di posizione dell’emittente sul caso Trump. Un membro dello staff del candidato alla Casa Bianca l’avrebbe infatti strattonata in malo modo durante una conferenza stampa a Jupiter, in Florida. Shapiro ha accusato il sito web repubblicano di non aver preso le distanze da quanto accaduto: «Michelle è stata diffamata nel modo più ripugnante», ha scritto in un comunicato pubblicato da BuzzFeed «Nel frattempo Breitbart News, non solo non ha fatto nulla se non chiedere timidamente scusa, ma ha tentato di abbandonare Michelle mettendo a tacere lo staff».
Facts don’t care about your feelings.
— Ben Shapiro (@benshapiro) 5 febbraio 2016
«Non posso lavorare per un’organizzazione che non sta dalla mia parte» ha twittato la Fields domenica sera, chiudendo una collaborazione con l’azienda iniziata lo scorso novembre.
I can’t stand with an organization that won’t stand by me: https://t.co/pohxCKScpf
— Michelle Fields (@MichelleFields) 14 marzo 2016
L’azienda, in un breve comunicato, aveva inizialmente condannato il modo in cui lo staff di Trump aveva trattato la propria reporter, ma in seguito lo staff di Breitbart ha pubblicato un articolo di smentita.
I guess these just magically appeared on me @CLewandowski_ @realDonaldTrump. So weird. pic.twitter.com/oD8c4D7tw3
— Michelle Fields (@MichelleFields) 10 marzo 2016
La presunta aggressione è solo l’ultimo atto delle “trasgressioni” dello staff di Trump ai danni dei giornalisti. L’editorialista del Sun Sentinel Michael Mayo era stato minacciato di arresto e cacciato dal comizio per aver twittato e registrato fuori dall’area riservata ai giornalisti. Il giornale ha riferito che Mayo non era accreditato all’evento. A febbraio invece, un agente dei Servizi Segreti aveva afferrato per la gola e sbattuto a terra un giornalista del TIME magazine.