Caso Regeni, passi in avanti nella collaborazione tra Italia ed Egitto

14/08/2017 di Redazione

C’è una possibile svolta nei rapporti tra Italia ed Egitto sulla collaborazione tra i due Stati per fare chiarezza sull’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso al Cairo lo scorso anno. La procura egiziana, infatti, ha trasmesso ai colleghi di Roma gli atti degli interrogatori di due poliziotti che avevano avuto un ruolo cruciale nelle indagini sulla morte del giovane dottorando in scienze politiche.

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GIULIO REGENI, NUOVO AVVICINAMENTO TRA ITALIA ED EGITTO

Si trattava di documenti che erano stati richiesti incessantemente dalla procura di Roma e che adesso, finalmente, riescono ad arrivare in Italia. Giuseppe Pignatone, procuratore capo di Roma, e il suo omologo egiziano Nabil Ahmed Sadek hanno avuto un proficuo confronto telefonico sul tema.

Quest’ultimo ha anche annunciato che è stata affidata a una società esterna l’attività di recupero dei video della metropolitana e che questa operazione sarà resa possibile a partire dal prossimo mese di settembre. «Entrambe le parti – si legge in una nota congiunta – hanno assicurato che le attività investigative e la collaborazione continueranno fino a quando non sarà raggiunta la verità in ordine a tutte le circostanze che hanno portato al sequestro, alle torture e alla morte di Giulio Regeni»

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