Gli occhi mentono. Eccome
12/07/2012 di Alessandra Cristofari
Uno studio rivela che non è possibile captare la verità attraverso lo sguardo: insomma, la tecnica per scovare le bugie diventa sempre più complicata.
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IL CASO – Gli studiosi dell’università di Edimburgo mostrano le carte in tavola e negano uno dei pochi modi per analizzare la natura di chi mente. Possiamo davvero ricoscere una bugia dagli occhi di chi ce la porge? In molti film come “Ocean’s Eleven” e “The Negotiator” i bugiardi sono traditi dallo sguardo ma adesso niente sarà come prima e le trame del futuro dovranno essere riviste.
LA TEORIA – “In molti credono che il movimento degli occhi riveli un qualche segno di menzogna e questo è quello che viene anche insegnato nelle scuole di comunicazione – ha detto la ricercatrice Caroline Watt – La nostra ricerca mostra che non è possibile e che è arrivato il momento di abbandonare questo tipo di approccio”.
LA VERITA’ – “La tesi dell’occhio rilevatore risale a quanto diffuso tramite la programmazione neuro linguistica (PNL) e nei corsi, gli studenti, imparano ad analizzare il comportamento umano in base a queste regole” ha detto ancora Watt ricordando che, secondo la PNL, “quando si mente si guarda verso destra” ma gli esperti sono riusciti a dimostrare il contrario. Ecco qualche consiglio: “Quando una persona mente, tende a non muoversi perché si sta concentrando – e ancora – A una vostra domanda segue un momento di silenzio, perché stanno pensando a cosa dire. Infine, siate cauti se chi avete di fronte si tocca la bocca o i capelli quando parlate”. La nuova teoria si basa su una serie di filmati raccolti che ritraggono azioni di alcuni volontari.
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