Gli studenti di estrema destra e i no euro
16/04/2014 di Andrea Mollica
I no euro di Alternativa per la Germania sono il partito preferito delle Burschenshaft, le associaizoni universitarie composte da studenti nazionalisti o di estrema destra. Il caso del vice dei giovani di AfD, dimessosi dopo le rivelazioni sui suoi comportamenti razzisti, ha evidenziato come questa forma di estremismo di destra giovanile abbia trovato casa nel populismo anti moneta unica. Un marchio di fabbrica di Alternativa per la Germania che però non basta più ai suoi militanti.
L’ESTREMA DESTRA E I NO EURO – Nel composito mondo dell’estrema destra tedesca le Burchenschaft svolgono un ruolo centrale di militanza, reclutamento e diffusione delle idee nazionaliste e iperconservatrici, se non apertamente razziste. Questo tipo di associazione tedesca è tipico del mondo teutonico, tanto che si ritrovano in Germania ed in Austria. In Germania esistono 160 confraternite universitarie ispirate a valori reazionari e nazionalisti, tanto che un discreto numero di esse reputa che la nazione tedesca non si esaurisca nei confini legali attuali, ma si estenda a tutti i territori dove si parla la lingua, richiamandosi alla Deusche Nation descritta da Fichte. In Germania questo punto è tanto delicato che l’inno tedesco Das Lied der Deutsche è stato potato delle strofe in cui si parlava di confini diversi, che arrivavano fino all’Adige nella versione originale. Come rimarca un articolo di Spiegel Online, sempre più militanti delle Burschenschaft sono diventati dirigenti delle organizzazioni territoriali dei no euro di Alternativa per la Germania.
I NO EURO E LE BURSCHENSCHAFT – Il caso delle infiltrazioni delle Burschenschaft in AfD è esploso con le dimissioni di Sebastian Nolte, il vice presidente dei giovani di Alternativa per la Germania, che aveva mostrato una banana ad un ragazzo di colore che faceva parte di una diversa confraternita studentesca. Come ricorda Spiegel Online, da allora si è scoperto che numerosi giovani dirigenti dei no euro di AfD abbiano fatto parte o tuttora militano nelle controverse Burschenschaft. In alcuni casi le associazioni sono così controverse da aver allertato i servizi segreti tedeschi, che monitorano le organizzazioni che non condividono i valori costituzionali. Nelle confraternite universitarie le simpatie neonaziste sono diffuse, tanto che in passato alcuni leader delle Burschenschaft erano diventati esponenti istituzionali di partiti di destra radicale come la Npd o i Republikaner. Spiegel Online cita inoltre come nella rivista ufficiale delle Burschenschaft sia comparso un articolo che chiedeva la dissoluzione dell’Unione Europea e l’addio alla moneta comune della Germania. Tesi tipiche della destra nazionalista.
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I NO EURO E IL PROGRAMMA – Il conservatorismo estremo delle Burschenschaft ha trovato ospitalità in Alternativa per la Germania, anche se i vertici dei no euro rimarcano di non condividere i valori delle confraternite universitarie, e come lo stesso Nolte si sia dimesso dopo che era emerso il suo passato razzista. Per le Burschenschaft AfD è un partito interessante perché, a differenza delle formazioni della destra radicale tedesca, permette di non essere associato al neonazismo. Le confraternite universitarie nazionaliste non si riconoscono nei partiti tipica del campo borghese, come la Cdu della Merkel, o i liberali della Fpd, ed hanno sempre spinto per creare anche in Germania un partito schierato a destra. Alternativa per la Germania potrebbe essere definito come tale, anche se al momento gli stessi militanti stanno esprimendo la loro delusione per una formazione che non ha un’identità definita al di fuori della lotta alla moneta unica.
LA RABBIA DEI NO EURO – L’ingresso rilevante delle Burschenschaft in Alternativa per la Germania è stata favorita da una parte dall’atteggiamento ambiguo della leadership, almeno all’inizio, con il mondo del radicalismo di destra, dall’altro dalla vaghezza programmatica di AfD. Come rimarca un’analisi di Die Welt, questa consapevolezza è sempre più diffusa all’interno della base dei militanti di Alternativa per la Germania. Gli iscritti di AfD sono divisi in diverse sensibilità, riconducibili a due grandi linee di pensiero. Da una parte c’è chi, come il leader Lucke, reputa che i no euro debbano caratterizzarsi come alternativa liberale e conservatrice agli elettori borghesi delusi o orfani di Cdu, Csu o Fdp. Dall’altra invece c’è un ampia fetta di militanti che reputa che Alternativa per la Germania debba essere un partito nettamente schierato a destra, di ispirazione conservatrice, non distante dalle formazioni populiste che ora si sono raggruppate nell’Alleanza europea per la Libertà di Marine Le Pen, Geert Wilders e Matteo Salvini. In Germania nessun partito di destra è riuscito a consolidarsi, e le Burchenschaft, così come quest’anima di AfD, vede un possibile modello nei liberali austriaci di Strache. L’insoddisfazione per il mancato chiarimento sul profilo programmatico di Alternativa per la Germania è molto diffusa, e Die Welt rimarca come questo sentimento sia esploso dopo il congresso di Erfurt svoltosi il mese scorso, che non ha risolto questo dilemma ormai sempre più sentito nella base del partito.