Graziano Delrio: «Voglio sapere se lo Stato trama contro lo Stato»
08/04/2016 di Maghdi Abo Abia
«A questo punto voglio sapere se davvero pezzi dello Stato tramano contro altri pezzi dello Stato. Voglio sapere se davvero un Carabiniere ha preparato dei dossier falsi contro un ministro della Repubblica. Ho deciso di presentare su questo un esposto alla procura di Roma. Voglio la verità». Graziano Delrio è furente dopo aver appreso di essere stato tirato in ballo in due intercettazioni in possesso dei Pm di Potenza che indagano sul caso Tempa Rossa.
GRAZIANO DELRIO: «A CUTRO? CI SONO STATO DA SINDACO DI REGGIO EMILIA, SONO GEMELLATE»
Graziano Delrio, attualmente Ministro delle Infrastrutture, è stato intervistato da Repubblica per raccontare dei contenuti delle telefonate in cui è stato tirato in ballo, a partire dalla visita a Cutro e le foto con cui viene immortalato insieme ai mafiosi, foto evocate da Valter Pastena e consegnatoli, a suo dire, dai Carabinieri:
Io non ho nulla di cui temere. A Cutro ci sono andato da sindaco di Reggio Emilia. Le due città sono gemellate. Ero lì con la fascia tricolore. Sono andato ad una cerimonia, per qualche metro ho seguito la statua locale della Madonna. E basta. Hanno provato a invischiarmi in quella roba, ma non hanno trovato niente perché era impossibile trovare qualcosa. Mai un avviso di garanzia
GRAZIANO DELRIO: «VOGLIO SAPERE SE QUEST’OPERA DI DOSSIERAGGIO È VERA O NO»
Per questo si è resa necessaria un’azione giudiziaria per capire cosa ci sia dietro quelle affermazioni
Voglio sapere se questa attività di dossieraggio è vera oppure no. Voglio sapere se la gente, non solo un ministro, può fidarsi delle Istituzioni. Poi se vengo attaccato da un comitato d’affari, beh per me è un onore. È una medaglia da mettere sul petto
Graziano Delrio rivendica la sua rettitudine morale e istituzionale:
Tutti sanno che io ho fama di essere un irreprensibile. Ma queste sono parole. I fatti invece sono che appena arrivato al governo con Renzi, abbiamo nominato Gratteri, magistrato antimafia, alla presidenza della commissione per riscrivere il codice di procedura penale. Io sono stato sempre contro la mafia figuratevi se andavo a Cutro per incontrare i mafiosi
GRAZIANO DELRIO: «COZZO? SI HO VISTO DUE VOLTE LO BELLO MA ABBIAMO PARLATO DELL’AEROPORTO DI CATANIA»
Graziano Delrio si è inoltre difeso da una seconda telefonata in cui si afferma che il presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, sia andato da lui a sponsorizzare la conferma del Commissario Straordinario dell’autorità portuale di Augusta Alberto Cozzo, un suo “protetto”:
È vero che Lo Bello è venuto un paio di volte da me. Ma mi ha sempre parlato del rinnovamento dell’aeroporto di Catania. Le camere di commercio sono i soci dell’Aeroporto, era normale. Ma non ricordo assolutamente che mi abbia mai parlato di Cozzo. Di certo non lo ha sponsorizzato, me lo ricorderei
E sulla conferma di Cozzo il ministro dice che è stato un atto necessario:
“io ho prorogato i commissari in attesa che entri in vigore la riforma dei porti con i nuovi meccanismi di nomina delle autorità portuali. Il che accadrà entro un paio di mesi […] Ma guardi che io lo direi tranquillamente se Lo Bello mi avesse parlato di Cozzo. Non c’è niente di male se la Camera di commercio parla a un ministro di un’autorità portuale. Si ascolta e poi si decide in coscienza. Ma, semplicemente, non è avvenuto”.
GRAZIANO DELRIO: «ALBERTO COZZO NON MI SEMBRA UN FULMINE DI GUERRA»
Solo una persona avrebbe suggerito il nome di Cozzo al Ministro Delrio e questa persona, sempre secondo l’ex sindaco di Reggio Emilia, è il sindaco di Augusta del Movimento Cinque Stelle, Maria Concetta Di Pietro:
Solo una persona lo ha fatto. La sindaca di Augusta, del Movimento 5Stelle, me ne ha parlato bene. E le ho detto che non mi sembrava così bravo […] Insomma, non mi sembra un fulmine di guerra. Li ci sarebbero una marea di investimenti da utilizzare, ma non mi sembra che si dia da fare. Pensi che con questo Cozzo ho un carteggio in cui cerco proprio di stimolarlo a muoversi. Lì ci sarebbe tanto da fare. Gli ho anche affiancato l’Anac per evitare problemi. A me non risulta che sia un soggetto chiacchierato. Però per evitare incidenti in quella regione lo abbiamo fatto affiancare da Cantone. Insomma, io ho la coscienza a posto e non ho nulla di cui aver paura