Amministrative a Roma, Bertolaso: «Ero pronto a rinunciare per Marchini. Fi ha detto no»
26/04/2016 di Redazione
In equilibrio precario, a un passo dal ritiro prima per Giorgia Meloni poi per Alfio Marchini. E in extremis confermato dal Cav per le elezioni Comunali 2016, a pochi giorni dalla presentazione delle liste. Intervistato dal Corriere della Sera, è lo stesso candidato azzurro Guido Bertolaso ad ammettere però come il “passo di lato” fosse tutt’altro che una montatura giornalistica: «Ero pronto a rinunciare per Marchini, è lui il candidato più simile a me. Berlusconi ci pensava, Fi ha detto no perché avrebbe compromesso per sempre l’alleanza con Lega e Fratelli d’Italia». Un nuovo endorsement per l’imprenditore che arriva quasi fuori tempo massimo (il 29 sarà presentata la lista FI a suo sostegno per le Amministrative del 5 giugno), ma che rischia di togliere ulteriori consensi alla sua corsa. Già azzoppata, tra gaffes, sondaggi pessimi e sfiducia di mezzo partito.
GUIDO BERTOLASO: «ERO PRONTO A RINUNCIARE PER MARCHINI, FI HA DETTO NO»
Ora sembra difficile una convergenza in extremis tra Bertolaso e Marchini. Non soltanto perché i filo-leghisti di Fi hanno pure evocato nuove scissioni per evitare che si stringesse un patto. Ma anche perché i tempi stanno per scadere: «Sono pessimista, dovremmo usare tutti i secondi, minuti e i giorni per lavorare a un accordo per il bene di Roma», spiega Bertolaso.
Non senza scherzare con il giornalista Labate: «Io e Alfio come Totti e Spalletti? Come sintesi giornalistica ci potrebbe stare. Però si è sempre discusso di un mio sostegno a Marchini. Ma il passaggio inverso?», prova ad azzardare Bertolaso. Ma lo scenario di un ritiro dell’impreditore è improbabile, da mesi in campagna elettorale sbandierandosi nei panni del “civico”, seppur abbia già il sostegno di Ap di Alfano e dei fittiani di CoR.
GUIDO BERTOLASO: «SONO LEGA E MELONI A FARE UN FAVORE A RENZI»
Con Bertolaso ancora in campo e il centrodestra diviso, le difficoltà per Meloni di arrivare al ballottaggio però aumentano. Non è un caso che in casa leghista e da Fdi c’è chi abbia evocato un presunto “aiuto” del Cav a Renzi. Quasi un Nazareno in salsa romana. Ipotesi che Bertolaso smentisce: «Sono Meloni e Lega a fare un favore a Renzi. Quando lei mi sosteneva, i sondaggi mi davano al 25%. Se non mi crede le vado a prendere il lancio dell’Ansa…».
Numeri a parte, Bertolaso prova ad allontanare Lega e Fdi anche sui temi di politica internazionale: «Mi fa molta paura la destra che avanza in Europa. Ha visto Le Pen in Francia e i risultati dell’Austria?». Per poi dipingere il suo identikit: «Bertolaso è uno che rispetta la Costituzione, ripudia il fascismo, festeggia il 25 aprile. A queste condizioni dialogo con tutti, anche con Casapound. A queste condizioni, ovvio».