I bambini usati come cavie negli orfanotrofi
15/02/2012 di Giulia D'Amato
Lo scandalo travolge le strutture austriache
Sarebbero circa 900 le vittime di sperimentazioni farmaceutiche e di altre violenze negli orfanotrofi austriaci. Lo stato ha incaricato negli ultimi giorni due commissioni di esperti per far luce sull’accaduto.
INFETTATI CON IL VIRUS DELLA MALARIA – La settimana scorsa un uomo, che negli anni sessanta era ospite di un orfanotrofio, ha dichiarato che quando aveva 16 anni è stato portato nel reparto di psichiatria della clinica universitaria di Vienna e in seguito infettato con il virus della malaria. Secondo alcuni esperti i fatti sarebbero plausibili, poiché in questo modo si sarebbe cercato di mantenere in vita artificialmente l’agente patogeno della malaria. Nel frattempo anche altre persone si sono fatte avanti parlando degli stessi trattamenti e attualmente il numero delle vittime si aggira intorno alla decina.
GLI ORRORI DI INNSBRUCK – In un orfanotrofio di Innsbruck alle bambine nel periodo della pubertà sarebbero state somministrate medicine, in origine pensate per reprimere gli istinti delle mucche quando vanno in calore, perché non diventassero sessualmente attive né si masturbassero. I bambini più ribelli e irrequieti invece sarebbero stati calmati con dei raggi x.
IL DIBATTITO INFIAMMA – In tutto il paese si discute attualmente su come affrontare fatti così drammatici accaduti decenni fa. Inoltre sarebbero stati sperimentati sui giovani ospiti delle strutture anche degli psicofarmaci, secondo quanto riportato da un avvocato che rappresenta le vittime. Nei giorni scorsi a Vienna è stata incaricata una commissione di esperti per fare luce sulla vicenda e verificare le accuse. Christiane Druml, preside delle cliniche universitarie di Vienna e della commissione di bioetica, assicura che i testimoni del tempo, cioè medici e infermiere, verranno interrogati per far luce sulla vicenda, visto che gli atti degli anni in questione non sarebbero più disponibili.
ACCUSE NUOVE, SCANDALI VECCHI – L’orfanotrofio Wilhelminenberg, situato alla periferia di Vienna e oggi diventato hotel di lusso, aveva già riempito i titoli dei giornali qualche anno fa, quando ex ospiti della struttura avevano dichiarato di aver subito maltrattamenti fisici e psichici: due donne avrebbero detto di essere state persino obbligate a prostituirsi all’interno dell’istituto. Nel frattempo si è arrivati a circa 900 presunte vittime: a quanto pare ciò che oggi spaventa ai tempi era una prassi molto diffusa. Inoltre una dottoressa direttrice del reparto di psichiatria infantile fino al 1987, tale Maria Nowak-Vogl, contro la quale ai tempi erano già state lanciate accuse, avrebbe condotto una crociata personale contro la masturbazione utilizzando raggi x e psicofarmaci. La donna sarebbe poi stata processata.
NON ACCADE SOLO IN AUSTRIA – Anche in Germania una commissione d’inchiesta ha da poco concluso i lavori dichiarando che i bambini di molti orfanotrofi sarebbero stati obbligati ad assumere medicinali in fase di sperimentazione, tra cui psicofarmaci. Notizie di sperimentazioni analoghe giungono dalla Gran Bretagna, dove sembra che le vittime abbiano messo al mondo molti anni dopo dei bambini gravemente malformati.