I cani e i gatti maltrattati e uccisi per la carne
09/09/2013 di Dario Ferri
Cuccioli di cane stipati in piccolissime gabbie metalliche. Gatti schiacciati sul pavimento. Cani trasportati in deplorevoli condizioni, senza cibo nè acqua, feriti e con le ossa rotte, pronti per essere macellati e venduti al mercato. E’ la raccapricciante scena che si sono trovati di fronte in Cina gli attivisti della ong internazionale (con sede a Barcellona) Igualdad Animal, nell’ambito di un’inchiesta sul commercio della carne degli animali domestici.
10 MILIONI DI CANI UCCISI PER LA CARNE – Secondo gli animalisti, nel paese asiatico cani e gatti vengono rubati ai proprietari, oppure catturati in strada, per alimentare un commercio illegale che prospera anche con l’appoggio delle mafie. L’indagine di Igualdad Animal è stata realizzata osservando da vicino quanto accade nei mercati di Nanhai (nel sud est della Cina) e Wuhan (centro), nelle aziende agricole e di allevamento di Jiaxiang e Jining (centro), e, infine, in un macello di Zhanjiang (sud). Le stime parlano di più di 10 milioni i cani uccisi per la carne ogni anno, 4 milioni invece i gatti.
LA PROPOSTA DEGLI ANIMALISTI – Stando a quanto spiega Javier Moreno, uno dei portavoce di Igualdad Animal, il commercio degli animali domestici è particolarmente popolare nel nord del paese e in alcune regioni meridionali, come Guizhou, Guangdong e Guangxi. Una piaga preoccupante nonostante gli sforzi per arginarla. Durante le Olimpiadi del 2008 a Pechino infatti le autorità hanno chiesto ai ristoratori di non vendere carne di cane e gatto. «Dopo i Giochi il consumo è diminuito e sono pochi i posti in cui viene servita», dichiara oggi Moreno. La situazione è però diversa nell’altra Cina. Igualdad Animal si è impegnata nella raccolta firme per promuovere un apposito disegno di legge per lo stop alla commercializzazione della carne degli animali domestici. Finora sono state raccolte circa 192mila sottoscrizioni. A quota 200mila – fanno sapere gli animalisti – il progetto di legge verrà presentato alle ambasciate cinesi in Germania, Spagna, Italia, Inghilterra, Stati Uniti e Messico.
(Fonte foto: Sociedad.elpais.com. Credit: Igualdad animal)