Svizzera, il candidato Ignazio Cassis rinuncia alla cittadinanza italiana per la corsa al Consiglio federale

25/08/2017 di Redazione

Ignazio Cassis, medico e politico ticinese, ha rinunciato alla cittadinanza italiana, per entrare nel Consiglio federale, l’organo esecutivo elvetico. La legge svizzera non impone ai consiglieri la mono cittadinanza, ma il candidato ha comunque voluto rinunciare al passaporto tricolore per “una questione di coerenza”.

Nato nel 1961 in Canton Ticino da genitori italiani, Ignazio Cassis fino a 14 anni ha avuto solo la cittadinanza italiana. Poi a 15 la scelta di essere naturalizzato svizzero. Da allora, era il 1976, il doppio passaporto non è stato un ostacolo alla sua carriera, doppia anche quella, da medico e da politico. Ora però, a meno di un mese dall’elezione del consigliere federale – un posto nell’esecutivo è rimasto vacante a seguito delle dimissioni di Didier Burkhalter – ha deciso di rinunciare alla cittadinanza italiana.

IGNAZIO CASSIS, IL CANDIDATO SVIZZERO CHE RINUNCIA ALLA CITTADINANZA ITALIANA

Uno degli avversari di Ignazio Cassis nella corsa per il posto a consigliere federale, Pierre Maudet, si trova nella stessa situazione, dal momento che ha la cittadinanza sia elvetica, che francese. Una condizione molto criticata dall’opposizione. Il candidato ginevrino è corso ai ripari e ha messo le mani avanti: “Il fatto di avere la doppia nazionalità non fa di me né dei 900.000 svizzeri che sono nella stessa situazione dei cittadini di seconda classe. Tuttavia se dovessi essere eletto, dopo una discussione collegiale potrei rinunciare al mio passaporto francese”.

Ignazio Cassis, esponente del Partito liberale radicale (PLR, destra) è dato per favorito alle elezioni del 20 settembre. Sarebbe il primo rappresentante ticinese nel governo federale dopo ben 18 anni. La sua rinuncia in vista delle elezioni riapre il dibattito circa l’opportunità che un rappresentante politico abbia la doppia cittadinanza. A fine luglio il senatore e ministro australiano Matt Canavan è stato costretto a dimettersi, dopo aver scoperto di avere anche la cittadinanza italiana. La Costituzione australiana infatti non consente ai senatori di avere il doppio passaporto. Il suo caso ha destato molta curiosità: Matt Canavan era all’oscuro del fatto che la madre, australiana di origine italiana, lo avesse registrato come italiano residente all’estero.

Foto copertina: dal profilo Facebook di Ignazio Cassis

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