Igor il Russo è stato arrestato
15/12/2017 di Redazione
Igor il russo, il temuto killer di Budrio e Portomaggiore, è stato arrestato. Il latitante serbo (il vero nome è Norbert Feher) è stato fermato stanotte in Spagna, dopo un conflitto a fuoco con la Guardia Civil avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri. La notizia è stata data su Twitter dal sito Wikilao, specializzato in temi di sicurezza, precisando che nel conflitto a fuoco sono morte alcune persone. Nella sparatoria hanno perso la vita tre persone, uccise da Igor: un civile (un allevatore) e due militari della Guardia Civil spagnola che erano impegnati nella perlustrazione del territorio contro i furti nelle fattorie. La località nella quale sono accaduti gli avvenimenti si trova nelle zone tra i comuni di Cantavieja e Mirambel, nella provincia di Teruel. Feher è stato fermato dopo essere rimasto vittima di un incidente stradale mentre proseguiva la sua fuga. Dopo l’arresto non ha opposto resistenza. Con sé aveva tre armi corte, due delle quali in dotazione alla Guardia Civil.
Igor il russo arrestato in Spagna dopo un conflitto a fuoco: 3 morti
Igor il russo era ricercato in Italia e all’estero per due omicidi avvenuti a distanza di una settimana, ad inizio aprile scorso, nel nostro Paese. Norbert Feher è responsabile dell’uccisione del barista di Budrio (in provincia di Bologna) Davide Fabbri avvenuta il primo aprile e della guardia ecologica volontaria Valerio Verri avvenuta l’8 aprile a Portomaggiore (Ferrara). Ma Igor è sospettato anche dell’omicidio del metronotte Salvatore Chianese avvenuta nel 2015 a Savio (Ravenna). In Italia le forze dell’ordine gli hanno dato la caccia per mesi tra le campagne di Bologna, Ferrara e Ravenna, cercando di mettere insieme le tracce lasciate nella sua fuga, ma senza successo.
L’identità del killer è stata a lungo confusa dagli alias. Il ricercato era stato identificato in un primo momento come ‘Igor il russo, poi ‘Ezechiele’, infine ‘Norbert il serbo’. La sua fuga ha tenuto per settimane sotto scacco centinaia di carabinieri e uomini delle forze dell’ordine. Sono stati impiegati perfino militari dei servizi speciali. Le ricerche in Italia si sono svolte anche con l’ausilio di cani molecolari, elicotteri e droni. La fuga è durata 8 mesi.
La conferma dell’arresto è arrivata dalla polizia scientifica italiana, che ha concluso positivamente il riscontro delle impronte digitali rilevate e immesse dalla Guardia Civil nella banca dati europea Afis con quelle già in possesso della Polizia italiana. Come riferito dai media spagnoli al momento della cattura, Igor era vestito in uniforme e pesantemente armato con le armi rubate agli agenti della Guardia Civil uccisi nella sparatoria.
«Una bella notizia: hanno catturato Igor in Spagna. Non cancella il dolore per le morti che ha provocato, ma mi conferma la fiducia che ho sempre avuto nei confronti delle forze dell’ordine e della giustizia», è stato il commento su Facebook del sindaco di Budrio Maurizio Mazzanti. Il ministro dell’Interno Marco Minniti ha dichiarato: «Come potete capire è stata una situazione piuttosto drammatica l’arresto è avvenuto a circa 200 chilometri da Saragozza, il tutto è frutto di un’attività investigativa che è partita dall’attività di indagine dell’Arma dei carabinieri. Di recente in Spagna c’era stato un reparto del Ros che aveva segnalato alla Guardia civil il possibile luogo dove si poteva nascondeva Robert Feher, a testimonianza di un’attività investigativa mai cessata. Abbiamo sempre detto dal momento in cui la vicenda è diventata drammaticamente presente nel nostro Paese che noi non avremmo mai mollato».