Il boom del Beppe Grillo greco
08/04/2014 di Andrea Mollica
La grande sorpresa per le prossime europee in Grecia potrebbe essere il partito To Potami. Fondato poco più di un mese fa da un noto giornalista TV famoso per le sue battaglie contro il potere, la nuova formazione politica sta sfondando nell’elettorato, grazie alla lotta contro i politici di professione che hanno rovinato il paese. Un movimento di cittadini arrabbiati in rivolta contro il potere che assomiglia molto al M5S.
BEPPE GRILLO IN GRECIA – Nel nostro paese, forse per la crisi economica che ci accomuna, la Grecia politica ha una discreta influenza. In Italia alle prossime europee ci sarà una lista, L’Altra Europa con Tsipras, che prende il nome da uno dei leader più importanti di Atene. Beppe Grillo, per enfatizzare il carattere democratico del M5S, dice sempre che se non ci fosse stato il MoVimento la rabbia dei cittadini per la crisi sarebbe stata raccolta nel nostro paese da movimenti di estrema destra come il Front National o l’ellenica Alba Dorata. A ormai quasi sei anni dallo scoppio della crisi del debito che ha fatto collassare la Grecia è però nato un partito che sembra modellato proprio sull’esempio italiano del M5S. Un leader famoso grazie alle TV per le sue battaglie contro il potere, ed un messaggio di contrapposizione radicale ai partiti incolpati di aver portato il sistema al collasso. Grazie a questa miscela di leadership e messaggio il MoVimento 5 Stelle è diventata la prima forza del paese alle ultime politiche, mentre adesso in Grecia sta esplodendo il partito To Potami, il fiume, fondato dal giornalista Stavros Theodorakis. Un volto noto della Tv ellenica, che ora sfrutta la sua popolarità per combattere il sistema dei partiti.
IL MOVIMENTO DELLA GRECIA – To Potami è stato fondato poche settimane fa, a inizio marzo, ed è subito esploso nei sondaggi. In questo momento la nuova formazione fondata dal giornalista TV Stavros Theodorakis sfiora il 10% nelle intenzioni di voto, un risultato davvero notevole per un partito con poche settimane di vita, mai testato in nessuna elezione precedente. Theodorakis ha chiarito che il suo nuovo partito non è di destra così come di sinistra, e vuole utilizzare le migliori idee di entrambi i campi tradizionali della politica greca. Il suo vero obiettivo è la rottura con il sistema politico ellenico, corrotto ed efficiente, rappresentato dai partiti tradizionali che hanno portato al collasso economico e sociale del paese in questi anni di crisi. Come rimarca Der Spiegel, To Potami raccoglie il disagio diffuso rispetto alla rappresentanza delle forze politiche, un sentimento che mira alla sostituzione di queste forze con la partecipazione diretta dei cittadini. In questa prospettiva To Potami è praticamente la versione greca del MoVimento 5 Stelle.
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IL GRILLO GRECO CONTRO I POLITICI – Il messaggio simile al nostro M5S è corroborato dalla stessa promessa di Theodorakis. Il popolare giornalista ha fondato il partito e lasciato per il momento la sua professione, ma ha garantito che rimarrà in politica per soli otto anni. Il leader di To Potami dice basta alla politica di professione, visto che questo tipo di lavoro non può essere svolto per tutta la vita. Theodorakis promette che dopo due legislature lascerà il posto ai più giovani, così sposando ancora una volta la classica retorica di Beppe Grillo. Quando il M5S era probabilmente solo un’ipotesi nella testa di Casaleggio, Grillo lanciò il V-Day per lanciare una legge di iniziativa popolare che ponesse un vincolo di due mandati ai parlamentati. C’è una distinzione piuttosto rilevante tra M5S e To Potami, ed è l’europeismo. Benchè Grillo si definisca europeista, il MoVimento cavalca in modo esplicito l’onda di ostilità contro l’UE diffusa all’interno della popolazione. To Potami invece si definisce esplicitamente europeista, anche se, e non potrebbe essere diversamente, la Troika viene criticata fino ad essere ridicolizzata per le sue ricette.
IL COLLASSO DEI PARTITI GRECI – Theodarikis, proprio come Grillo, enfatizza la sua distanza dalla destra e dalla sinistra, rifiutando l’etichettatura che caratterizza i vecchi partiti. Il giornalista greco però è più marcatamente schierato a sinistra rispetto a Grillo, e secondo i sondaggi sta raccogliendo primariamente i voti usciti dal Pasok e da Dimar che non confluiscono a Tsipras. Fino a pochi anni fa il sistema greco si basava su due grandi partiti, i socialisti del Pasok e i conservatori di Nea Dimokratia, che ottenevano la maggior parte delle preferenze dei greci. Dallo scoppio della crisi in poi le due case tradizionali della politica sono collassate. Il Pasok, che nelle politiche del 2008 aveva superato il 40%, è oramai ridotto ad un partitino che fatica ad arrivare al 5%, mentre Nea Dimokratia nei sondaggi è stimato intorno al 20%, in forte calo rispetto alle politiche del 2012. Der Spiegel rimarca che secondo le attuali intenzioni di voto sarebbe difficile far nascere un governo senza To Potami di Theodorakis, che si sta consolidando in pochissimo tempo come la terza forza del paese. Dietro a Syriza e Nea Dimokratia, bloccati intorno al 20%, c’è un enorme spazio politico composto da elettori indisponibili per lo più a votare i partiti del passato. In questo momento la lacuna è colmata dalla lotta alla Casta in salsa greca lanciata da uno dei più famosi giornalisti TV del paese. Theodorakis ha però preferito non candidarsi alle europee, anche se non nega l’intenzione di diventare primo ministro. In questo, differenziandosi molto da Beppe Grillo.
(Photocredit: pagina Facebook di To Potami)