Il cane da guardia che uccide la padrona
18/11/2011 di Dario Ferri
Accade in provincia di Brescia. La vittima è stata azzannata alla testa e alla gola
Maria Merone, 73 anni, ex commerciante di Carpenedolo, in provincia di Brescia, mai si sarebbe aspettata di essere aggredita dal suo cane. Invece alle 11 di ieri, Lupo, un esemplare di pastore tedesco di cinque anni, si è avventato contro di lei azzannandola alla testa e alla gola.
LA TRAGEDIA – Racconta la tragedia Enzo Trigiani sul quotidiano Brescia Oggi:
Lei non ha avuto nemmeno il tempo di reagire. E’ morta in pochi secondi per le profonde ferite riportate alla giugulare e alla teca cranica.
LA RICOSTRUZIONE – Era una giornata come tante. La signora Maria approffittando dell’assenza del genero e dei due nipoti, stava riassettando il rustico annesso alla sua villetta. Poi l’aggressione dell’animale:
Lupo, uno dei tre cani di famiglia, era legato alla catena: una precauzione presa per rassicurare gli operai edili impegnati in alcuni lavori nella casa. Il pastore tedesco non aveva mai dato del resto segni di aggressività: invece ieri, quando la padrona gli è passata vicino, è stato colto da un raptus.Con un balzo è saltato addosso all’anziana dilaniandola. A nulla è valso l’intervento di due imbianchini e di un tecnico al lavoro nell’abitazione vicina. Quando sono riusciti ad allontanare il cane, Maria Merone era già morta. Poi Lupo è rimasto accucciato a pochi passi a vegliare il cadavere della padrona, quasi consapevole dell’orrore commesso.
IL RACCONTO – Ha raccontato il tecnico che assistito alla drammatica scena:
“Ho visto l’anziana scaraventata a terra dall’animale che la stava azzannando alla gola. Sentivo il ringhio dell’animale, ma la padrona non ha avuto il tempo di reagire. Ho suonato inutilmente il campanello per richiamare qualcuno in casa, allora ho fatto il giro e ho notato due imbianchini che stavano lavorando: non si erano accorti di nulla”.
Lupo era considerato un cane tranquillo e giocherellone. I vicini di Maria hanno raccontato di averlo visto spesso giocare con i nipotini della donna.