Il Consiglio di Cooperazione del Golfo si è spaccato

06/03/2014 di Mazzetta

Il supporto ai Fratelli Musulmani da parte di Doha è all’origine della clamorosa spaccatura di un’organizzazione che era in predicato di diventare un’unione e che forse non lo diventerà più.

TURKEY-QATAR-DIPLOMACY

LA MOSSA CLAMOROSA – Il ritiro degli ambasciatori d’Arabia Saudita, Bahrein ed EAU dal Qatar è un evento clamoroso e inaudito nella trentennale intesa tra i monarchi del Golfo, che ora appare spaccata più di quanto non appaia dal fatto che il Qatar siede da solo sul banco degli imputati. Kuwait e Oman infatti non si sono uniti alla condanna e non si sono allineati ai voleri dei sauditi, veri motori dell’iniziativa. La motivazione della quale è chiara e appena dissimulata dall’apparente vaghezza del comunicato ufficiale, che parla del mancato rispetto da parte di Doha dell’accordo tra i paesi del Golfo che l’impegna a non interferire nei rispettivi affari interni e dice che l’azione si è resa necessaria «per proteggere la loro sicurezza e stabilità».

Toni duri, il Qatar presentato come una minaccia alla stabilità della penisola appare inverosimile, a meno che non s’intenda con questo un leggero accenno di modernismo, due toni sopra il tetro spartito che si suona nei paesi vicini, ma ancora nettamente a favore di un modello di governo assolutistico. La dinastia del Qatar non fa il tifo per la repubblica. Fa invece l tifo per i fratelli musulmani, che nell’Islam sunnita rappresentano l’unico modello alternativo alle tirannie del Golfo, alle monarchie più o meno simili di Giordania o Marocco o alle dittature che fino a pochi anni fa costituivano l’alternativa laica a questo ricco menu. Un’idea di democrazia islamica che si può pur sempre opporre come alternativa alla temutissima teocrazia in salsa iraniana, che però non prevede la figura del tiranno. Al padrone assoluto del Qatar la cosa non dà fastidio, per i sauditi invece la crescita di un soggetto politico panarabo e sunnita che prescinda dai saggi consigli dei Saud e che diventi egemone in grandi paesi come Turchia ed Egitto è intollerabile.

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