Il paese dove le donne stuprano gli uomini
28/04/2011 di Dario Ferri
Nello Zimbabwe in aumento le pratiche di violenza sessuale nei confronti dei maschi. Per una credenza ancestrale
Ne parla Libero in un articolo a firma di Maurizio Stefanini che cita un giornale dello Zimbabwe: la polizia del paese africano ha infine ufficializzato l’allarme sui bande di donne che imperversano nel Paese africano, assalendo giovani uomini isolati. Motivazione: una credenza ancestrale, secondo la quale l’accoppiamento porterebbe fortuna negli affari.Scrive Libero:
L’avvertimento insiste in particolare sul raccomandare agli uomini di non chiedere autostop o accettare passaggi da sconosciuti, e di servirsi solo dei mezzi pubblici. Il caso è nato dopo che il giornale ufficiale Herald aveva in particolare riferito di un 32enne che in viaggio dalla capitale Harare la settimana scorsa è salito su un veicolo con tre donne a bordo, e queste a un certo punto hanno iniziato a chiedergli se era sposato e aveva figli: evidentemente, per verificare la sua fertilità. Ricevuta da lui risposta affermativa, gli hanno offerto denaro per avere relazioni sessuali con loro. Lui ha nicchiato, e loro allora prima gli hanno schizzato in faccia mezza bottiglia di una bibita. Poi, mentre lui con gli occhi chiusi cercava di pulirseli, gli hanno iniettato un narcotico con una siringa.
Il giornale riferisce anche di una ‘strana’ pratica di furto del seme:
«Ha iniziato a sentirsi nauseato e debole», riferisce il giornale. Lo hanno spogliato, lo hanno eccitato accarezzandogli le parti intime, gli hanno infilato a turno un preservativo, e dopo essersi accoppiate con lui le tre “donne guerriere”, come le ha definite lo Herald, hanno prelevato ognuna la dose di sperma che stava nel preservativo, e lo hanno versata con attenzione in una scatoletta sul cruscotto della vettura. Ingrediente per pozioni magiche? E poi lo hanno abbandonato in mezzo alla strada, non senza tenersi tutti i valori che aveva addosso.
Non si capisce cosa c’entri a questo punto la credenza ancestrale con il seme da conservare nel preservativo. Libero riferisce di un altro episodio:
Ma non è la prima volta che qualcosa del genere accade. Il mese scorso è stato nella città di Koroi, nell’Occidente del Paese, che un uomo è stato agganciato da una motociclista, che l’ha obbligato ad avere un rapporto sessuale con lei minacciandolo con un serpente. A febbraio erano state tre donne con larghe vesti bianche simili a quelle della setta religiosa Apostolica che nella città di Beatrice, nel centro dello Zimbabwe, avevano abusato di un 27enne da loro rapito a una stazione di autobus minacciandolo con una pistola. E anche loro avevano avuto cura di raccogliere da parte il suo sperma, dandogli anche una bevanda energetica tra un accoppiamento e l’altro, per aiutarlo a “ricaricarsi”. Sempre a febbraio, due altri uomini erano stati costretti ad accoppiarsi ripetutamentecon ungruppo diquattro donne per due giorni continui. E l’anno scorso era stato un quindicenne a essere sequestrato da tre uomini, che lo avevano poi costretto ad avere un rapporto sessuale con una donna.
Il rischio è l’Aids:
«Una valanga di aggressioni preoccupante e scioccante», ha commentato il giornale. La cosa è resa particolarmente grave dal fatto che lo Zimbabwe ha il tasso di diffusione dell’aids più alto del mondo: un malato ogni sette abitanti, che alcune stime portano però addirittura a un abitante su tre. Un risultato del regime di Robert Mugabe, che ha ridotto il 70% della popolazione senza lavoro e tre milioni di persone a dipendere da un aiuto alimentare internazionale permanente. È vero che nella maggior parte di questi casi le “donne guerriere”sembrano essersi fornite di protezione.
Ma, a parte questo, tutta la storia ha scarsi contorni di credibilità.