Il paese più bombardato del mondo non è mai stato in guerra

28/03/2014 di Mazzetta

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NUMERI DA RECORD – Tra la fine del 1964 e il 1973 anni sul Laos cadde un carico di bombe corrispondente a quello di un B-52 ogni otto (8) minuti, anche di più negli ultimi cinque anni. Il fatto che ad essere bombardate fossero le zone rurali ridusse il numero delle vittime, ma l’intensità dei bombardamenti ha provocato un eccezionale inquinamento dei luoghi e lasciato milioni di ordigni inesplosi, su tutti le cluster bomb che gli americani usarono in abbondanza lanciando sul paese oltre 270 milioni di cluster, le sub-munizioni sparse dalle bombe che in questo caso sono contenitori inerti di molte bombe più piccole che rilasciano prima di toccare il suolo per spazzare un’area più vasta. Ci sono così tante bombe in Laos che i contenitori delle cluster bomb si possono trovare riutilizzati dalla popolazone come arredo urbano o domestico, La bonifica procede oggi alla velocità di 40 chilometri all’anno e nelle zone più remote del paese probabilmente non arriverà mai, ma quegli ordigni sono ancora pericolosi, quarant’anni dopo colpiscono ancora trecento persone all’anno, il 60% delle quali muore. Secondo stime americane recenti ci sono ancora 75 milioni di bombe americane inesplose, una maledizione per un paese che ha ancora un’economia eminentemente agricola, e da qualche anno Washington ha cominciato a contribuire economicamente alle bonifiche, anche se con appena 3 milioni di dollari all’anno, per bombardare il Laos gli americani hanno speso l’equivalente di 17 milioni di oggi, ogni giorno, per otto anni.

UNA GUERRA SEGRETA – Quelli che si possono osservare nel video creato dal fotografo Jerry Redfern, autore con Karen Coates del libro Eternal Harvest: The Legacy of American Bombs in Laos (Il raccolto eterno: l’eredità delle bombe americane in Laos) sono tutti i bombardamenti americani sul paese uno dopo l’altro, fino a recapitare una tonnellata di esplosivo pro-capite (record) e a raggiungere i due milioni e mezzo di tonnellate. Più di quanto sganciato su Germania e Giappone insieme nella Seconda Guerra Mondiale, record anche per la quantità d’esplosivo impiegata in assoluto. Ogni punto che s’accende sulla mappa rappresenta una missione, che può essere stata portata a temine da un aereo come da uno o più squadroni impegnati nei bombardamenti a tappeto. Il tutto per cercare di beccare i Nord-vietnamiti che si muovevano tra campi e foreste dei paesi vicini e senza dichiarare guerra al Laos e senza dir niente a nessuno negli Stati Uniti. Un silenzio che è stato rotto solo molto tempo dopo la fine della guerra in Vietnam e il disimpegno dall’Indocina.

 

 

 

 

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