I nazisti di Lombardia

03/09/2013 di Maghdi Abo Abia

I PRINCIPI – Marco, operaio 32enne, ha spiegato di avere il quadro di Hitler in casa ma di non mostrarlo in giro e di festeggiarne il compleanno nel suo cuore. Per Alberto, 21 anni, manca l’ideale. E tutti loro sono disposti a rinunciare alla democrazia per l’ascesa del totalitarismo, a patto però che questo possa portare del bene alle persone. L’impegno vero? Nessun compromesso. Così come nella formula dello statuto. Come spiega Grassi, la proposta è quella di presentare al popolo un candidato che viene eletto in maniera plebiscitaria. Anche perché, per usare le sue parole:

Nella palude liberaldemocratica non vedi il carrarmato, ma la forza esiste lo stesso

E l’unico modo per rispondere alla “violenza” dei poteri forti è quello di rispondere con la forza:

la democrazia si ferma. Di fronte agli attacchi esterni, io mi devo difendere, anche con la violenza: non ho scelta

Questo però preclude all’ammissione che diventa poi difficile stabilire un confine tra difesa della nazione e repressione dell’opposizione.

LA QUESTIONE EBRAICA – Il movimento nazionalsocialista dei lavoratori nella sua carriera politica ha contribuito a migliorare la realtà dei piccoli centri dove si è trovato a lavorare. Ad esempio a Nosate, si proposta del Mnsl c’è stata la riunificazione dei servizi come amministrazione, vigili urbani ed impianti sportivi, tra i piccoli comuni. Tuttavia è opportuno notare come certe posizioni siano poco chiare. Grassi, parlando de l’olocausto, ha pesato le parole ma non ha preso le distanze, anche se si apre ad un confronto: «Non si può parlare di Nazionalsocialismo e di Hitler perché quei sei milioni di ebrei sono il tappo che chiude quel momento storico. Noi, invece, vorremmo discutere di tutto».

Il programma del Nsab (Photocredit La Sestina.it)
Il programma del Nsab (Photocredit La Sestina.it)

“L’EUROPA E’ BIANCA” – Pagliughi poi non si definisce razzista visto che ha una moglie rumena. E forse questo spiega perché il movimento non ha una prospettiva solo italiana ma punta ad una protezione continentale. Un precedente conferma tale lettura. Il 21 giugno 2013 Repubblica ha trovato un altro volantino della Nsab, attaccato alla stazione delle ferrovie Nord di Milano Cadorna il cui testo recitava: «L’Europa è bianca! Lotta con noi a salvaguardia della nostra identità». Inoltre, almeno a vedere i dati elettorali del movimento, si capisce che l’idea di Pagliughi non è stata, almeno nella sua ottica, così peregrina. Come dicevamo in precedenza, è stata denunciata l’intenzione d’infiltrarsi nei comuni dei piccoli centri lombardi e piemontesi per creare una rete garantendo così delle fondamenta solide all’associazione.

I SUCCESSI ELETTORALI – Ed è stata questa la lettura dell’onorevole Franco Bordo, deputato di Sinistra, Ecologia e Libertà, che, come ripreso dall’Anpi, si è rivolto al ministro dell’Interno Angelino Alfano nel tentativo di fare chiarezza sulla natura e le finalità di questo movimento: «si presenta alle urne da circa dieci anni ed è riuscito ad eleggere sei consiglieri tra Nosate (2004), in provincia di Milano, e la piemontese Belgirate (2006). La strategia è di creare liste in centri piccoli o piccolissimi che in alcuni casi superano di poco i cento abitanti.». Così facendo, oltre ad aver conquistato nove consigli comunali nel 2006, sono entrati nel 2010 a Tavagliano, provincia di Biella. Nel 2012 invece è stato il turno di Calvignano e Monticelli Pavese in provincia di Pavia, mentre in Piemonte sono entrati a Carrosio, Trarrego Viggiona, Civiasco, Casalvolone, Pomaro Monferrato, Alice Bel Colle.

L'adesivo apparso nei pressi della stazione di Milano Cadorna lo scorso giugno (Photocredit Repubblica.it)
L’adesivo apparso nei pressi della stazione di Milano Cadorna lo scorso giugno (Photocredit Repubblica.it)

IL PROGETTO POLITICO – Un successo comunque importante, viste le dimensioni del movimento, il cui programma, su 25 punti, appare alquanto chiaro, anche se per qualcuno probabilmente non condivisibile. Lo stato, secondo i militanti, dev’essere un corpo unico che vede al suo interno tre istituti, ovvero la massa del Popolo, lo Stato stesso ed il suo Comandante. In caso di conquista del potere, la potestà passa al Capo Vicario dello Stato che, dopo aver formato il Gabinetto provvisorio, dovrà emanare una nuova Costituzione per poi decadere. La Carta verrà formata per un terzo dai membri nominati dal Capo Vicario, intesi come esperti di legge riconosciuti unanimemente meritevoli, per un terzo da membri eletti dal Movimento Nazionalsocialista dei Lavoratori, per un terzo da membri liberamente eletti dal Popolo.

APPARTENENTI, AGGREGATI AL POPOLO, STRANIERI – La Popolazione invece è divisa in tre categorie: Appartenenti e gli Aggregati al Popolo, gli Stranieri. I primi sono i cittadini ed i nati per sangue (ius sanguinis). Figurano tra gli appartenenti anche i “sangue misto” che hanno vissuto nello Stato. Coloro che hanno legami particolari con i Cittadini sono definiti “Aggregati al popolo”. Infine gli apolidi o gli “altri” sono considerati stranieri e potranno vivere nello stato nazionale solo con un’apposita legislazione. Lo Stato sarà poi una Repubblica il cui alto governo sarà esercitato dal Comandante. Il potere intermedio sarà gestito dallo Stato Ordinario mentre il basso potere sarà dei Rappresentanti diretti del Popolo. Popolo che eleggerà il Comandante con un plebiscito dietro una candidatura proposta dal Consiglio Superiore dello Stato Nazionale e ratificata dal Parlamento. Resta in carica per 5 anni senza limiti di mandato se raggiunge il 70 per cento dei consensi.

Memorabilia naziste
Memorabilia naziste

NIENTE RACCOMANDATE, PERO’ – Per chiunque voglia interessarsi dell’ordinamento dello Stato, dei principi di eticità previsti, dei poteri elettivi e di come si svilupperà la giustizia, invitiamo a leggere il resto del programma, Presente sul sito del movimento anche un modulo di adesione al partito ed all’associazione politica “Confederazione di Nsab”, autorizzata dalla Prefettura di Milano il 17 gennaio 2012. L’accettazione passa per un periodo di prova di un anno mentre un’eventuale candidatura potrà essere accordata due anni dopo la richiesta di affiliazione. Da notare poi che le domande devono essere spedite all’ufficio politico del movimento, casella postale 29027 Podenzano, solo per posta ordinaria e non per raccomandata o altra soluzione. I militanti non sono tanti ma poco alla volta sono usciti ad entrare nei consigli comunali di piccoli comuni tra Piemonte e Lombardia. Magari non arriveranno mai a Roma ma certo la loro attività deve far riflettere specie per via dei volantini di stampo razzista comparsi nelle ultime settimane ed il seguito ottenuto sul territorio.

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