Il reality show che ti fa diventare pilota

01/04/2013 di Maghdi Abo Abia

COME FUNZIONA DAVVERO? – Ed in sostanza è la riflessione di Carlo, il quale dichiara in modo secco:

.Licenza , affitto GR.N1 o formula start, fai un formula Challenge e con molto meno di 1000 euro ti diverti in tutta sicurezza…..

Cerchiamo quindi di capire insieme cosa ci vuole per diventare un pilota professionista, soldi a parte. Affidiamoci quindi alle indicazioni della Csai, la Comissione Automobilistica Sportiva Italiana. Per diventare pilota è necessario intanto acquisire una specifica licenza. Per i maggiorenni dotati di patente si può chiedere all’Automobile club provinciale la patente sportiva, chiamata licenza. Che ci vuole? Si frequenta un corso nella sede provinciale, senza né costi né esami, dove si imparano i rudimenti della guida sportiva. Poi si presenterà un certificato di idoneità all’attività agonistica ed un certificato di vaccinazione antitetanica. I costi? Fino a 72 euro per il kart e da 70 a 210 euro per l’auto a seconda della licenza scelta e del tipo di macchina.

LA LICENZA – Sappiate poi che nel nostro Paese si svolgono ogni anno 1000 gare per tutte le tasche. E’ necessaria una tuta omologata Fia ed un casco. Poi la scelta è di due tipi: o si corre con un’auto omologata di proprietà, e questa dev’essere preparata secondo i criteri Csai, oppure si noleggia un auto rivolgendosi alle scuderie o a un noleggiatore qualificato, se non direttamente alle case, se si tratta di un trofeo Monomarca. Prima d’iscriversi a una gara agonistica è necessario poi un certificato di idoneità all’attività sportiva agonistica che dovrà essere rilasciato dai Centri di Medicina dello Sport della F.M.S.I, dalle ASL mentre per le non agonistiche basta la patente di guida.

LA SCUOLA DI VALLELUNGA – Se invece volete fare le cose in grande potrete frequentare la scuola federale Csai al circuito di Vallelunga per diventare pilota di vetture formula o di rally. In questo caso il corso, della durata di due giorni, accetta solo piloti dall’età compresa tra 15 e 25 anni con un curriculum agonistico (e qui tornano in gioco le gare private). Le lezioni vertono su

impostazione traiettorie in curva, coefficienti di aderenza, spazi di frenata, sottosterzo e sovrasterzo, evoluzione dell’auto da corsa, aerodinamica, nozioni medico-sportive, regolamenti sportivi, aspetti legali delle competizioni, uso della telemetria e sua interpretazione per la guida e le regolazioni tecniche sulla vettura

con tanto di test in pista e prove su simulatori di vetture “formula”. Ed il supervisore è Giancarlo Minardi. Più che una garanzia, specie se consideriamo che dalla scuola Csai sono usciti nomi come Giancarlo Fisichella, Luca Badoer, Ivan Capelli, Nicola Larini (piloti italiani che hanno guidato una Ferrari di Formula 1). Altri piloti di Formula 1 a frequentare questo corso sono stati Vincenzo Sospiri, Jacques Villeneuve, Enrique Bernoldi, Alex Caffi, Rinaldo “Dindo” Capello, Gianni Morbidelli, Andrea Montermini, Gabriele Tarquini, Max Papis, Domenico “Mimmo” Schiatterlla, Jarno Trulli, Alex Zanardi.

L’AUTO? A NOLEGGIO – Il costo? Come spiega Civitavecchia Sport, il corso base tenuto nel febbraio 2012 per giovani senza esperienza è costato1.600 euro + Iva per i giovani dall’età compresa tra 15 e 21 anni. Da 21 a 25 si è saliti a 2600. Il corso di specializzazione per ragazzi con esperienza agonistica invece è stato di 3100 euro per i minori di 21 anni. Gli altri hanno pagato 4000 euro, a cui va aggiunta come detto l’Iva. Cifre importanti, certo, ma non così tragiche. E per ultimo vediamo quanto costa noleggiare un’auto da competizione. Rallylink ci dà dei prezzi per quanto riguarda la corsa su strada, spiegandoci che per una competizione una vettura, in una gara italiana rally, come ad esempio una 106 FN1, costa 1200 euro per noleggio + 2000 euro di franchigia, mentre per l’assicurazione si paga 0. Quindi con 3200 euro si corre una gara agonistica con una vettura ritenuta di valore, fornita da qualcuno che sa come sistemarla.

C’E MODO E MODO – Con il suo programma di competizione Abarth attira certo l’attenzione di giovani e meno giovani sia perché non ci sono limiti di età sia perché il marchio dello scorpione evoca negli appassionati una serie di suggestioni uniche. Ma certo non si può pensare che un reality sia il viatico d’ingresso al mondo delle competizioni automobilistiche sportive. Il successo va costruito giorno per giorno compiendo forse delle rinunce, ma come si può vedere basta poco per ambire ad un sedile garantendosi il massimo della sicurezza e divertendosi in tutta tranquillità senza dover pagare per andare in pista, girare un video e sperare di essere chiamati. E poi chissà, se avete talento, questo si nota anche in una pista di periferia. Anche perché poi come ha certificato la scuderia Zatti, nel 2010 l’iscrizione al trofeo Abarth costava 7500 euro a stagione.

(immagini di repertorio)

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