Il record negativo della disoccupazione giovanile
08/01/2014 di Alberto Sofia
Un record negativo dopo l’altro. I dati sul lavoro in Italia confermano le difficoltà del nostro Paese, dove il tasso di occupazione continua a scendere: come ha spiegato l’Istat, nel mese di novembre 2013 la percentuale degli occupati si è fermata al 55,4%, in calo di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di un punto percentuale rispetto a un anno fa. In crescita il tasso di disoccupazione, che si è attetato al 12,7%, con un aumento dello 0,2% rispetto ad ottobre e dell’1,4% rispetto allo stesso periodo del 2012. Ma il dato peggiore riguarda la disoccupazione giovanile, che ha toccato la quota del 41,6%: la crescita è di 0,2 punti rispetto allo scorso mese e di ben quattro punti rispetto a dodici mesi fa. È la soglia più alta dall’inizio delle serie storiche, a partire dal 1977.
LAVORO: DATI RECORD SUI GIOVANI DISOCCUPATI – L’Istat ha spiegato come a novembre il numero degli occupati è stato di 22 milioni 292 mila, con una perdita di 55 mila posti di lavoro rispetto al mese precedente e di 448 mila rispetto a dodici mesi fa. Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 254 mila, è invece aumentato di 57 mila unità rispetto ad ottobre e di 351 mila rispetto a un anno fa. Va peggio per gli uomini (+17,2%) rispetto alle donne (+6,1%).
I disoccupati tra i 15 e i 24 anni sono 659 mila. L’incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia di età è pari all’11,0%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e in aumento di 0,4 punti su base annua. Per quanto riguarda il numero degli individui inattivi tra i 15 e i 64 anni, si ha invece una diminuzione dello 0,2% rispetto al mese precedente (-24 mila unità), mentre resta sostanzialmente invariato rispetto a dodici mesi prima. Il tasso di inattività si attesta al 36,4%, stabile in termini congiunturali e in aumento di 0,1 punti percentuali su base annua, ha spiegato l’Istituto di statistica.
LA SITUAZIONE IN EUROPA – Se i dati italiani confermano l’emergenza lavoro per il nostro Paese, nell’Eurozona il tasso di disoccupazione si è attestato al 12,1% a novembre, fermo dallo scorso aprile e in linea con le attese. Lo conferma l’Eurostat.
Stabile anche la disoccupazione nell’Ue a 28 Paesi, ormai bloccata al 10,9% da maggio. Un anno fa i dati sulla disoccupazione registravano però una soglia dell’11,8% nell’Eurozona e del 10,8% in tutta la Ue.
Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione giovanile, a novembre si è attestato al 24,2% nell’area della moneta unica, in crescita rispetto al 23,9% di un anno prima. Se si analizza invece la situazione generale dell’Ue a 28 Stati membri è stata registrata una soglia del 23,6%, in crescita rispetto al 23,4% di dodici mesi prima.