E alla fine l’Iss è d’accordo: «Ok a 10 vaccini al posto di 12»
04/07/2017 di Redazione
L’Istituto Superiore di Sanità esprime un parere sostanzialmente favorevole al testo emendato in commissione Sanità al Senato che porta da 12 a 10 i vaccini obbligatori, lasciando una offerta «attiva e gratuita», da rafforzare, per 4 vaccini raccomandati: il Meningococco B e quello C, lo Pneumococco e il Rotavirus. Il testo, si legge nel documento «appare pienamente rispondente ad affrontare le problematiche epidemiologiche del paese così come rappresentate dall’Istituto Superiore di Sanità».
L’ISS E I 13 VACCINI OBBLIGATORI
Nei giorni scorsi si parlò molto delle modifiche al decreto Lorenzin. E stamane sempre l’Istituto superiore della Sanità parlò però del bisogno di 13 vaccini obbligatori. La ministra Beatrice Lorenzin, contraria alla riduzione, si rivolse all’Iss. Il Messaggero stamane riportava:
«Qualsiasi incremento della copertura vaccinale – il commento il presidente dell’Istituto Walter Ricciardi – è un successo di sanità pubblica. Abbiamo sottolineato ripetutamente che per noi le vaccinazioni che dovrebbero essere somministrate sono tredici. Andrebbe aggiunta anche l’anti-pneumococcica. In questo modo proteggeremmo tutti i cittadini ma, soprattutto i bambini, dal 95% delle meningiti».
Si tratta di prevenire l’infezione da batterio Streptococcus pneumoniae, molto diffuso nelle alte vie aeree di adulti e bambini. Ne esistono più di novanta tipi, alcuni di questi possono causare infezioni come otiti, sinusiti, polmoniti, meningiti e sepsi. I più colpiti, bambini e anziani.
I dieci Vaccini obbligatori sarebbero quelli contro poliomielite, tetano, difterite, epatite B, hemophilus influenzae B, pertosse, morbillo, parotite, rosolia, varicella. Non saranno obbligatori per l’iscrizione a scuola, ma saranno offerti gratuitamente, quelli contro il menngococco B, meningococco C, pneumococco e rotavirus, per i quali «si ritiene comunque necessario rafforzare con norma di legge la raccomandazione già contenuta all’interno del piano nazionale Vaccini per una offerta attiva e gratuita dei 4 Vaccini», anche «per far fronte a possibili eventi epidemici (vedasi il focolaio regionale di malattia invasiva causato dal meningococco C)».
(in copertina foto ANSA/GIORGIO ONORATI)