Jihadi Jack, 20enne di Oxford: il primo britannico al fianco dell’Isis
25/01/2016 di Redazione
Si chiama Jack Letts, ha 20 anni, è originario di Oxford, da due anni ha lasciato casa per trasferirsi in Medio Oriente, dove è conosciuto ora come Abu Muhammed. Si tratta di ‘Jihadi Jack’ (così è stato ribattezzato dai media), il primo ragazzo britannico che ha lasciato la Gran Bretagna per combattere al fianco dell’Isis. Di lui da qualche giorno parlano tutti i media d’oltremanica, perché simbolo della capacità dei gruppi jihadisti di radicalizzare e arruolare giovani nati e cresciuti in Occidente.
L’Is minaccia: «Colpiremo Londra». L’Italia è pronta a nuovi raid in Libia
Secondo i rapporti disponibili Jihadi Jack sarebbe partito dall’Inghilterra nel 2014, per raggiungere altri combattenti in Siria, ma non proviene da una famiglia di religione islamica. Letts sarebbe cresciuto, al contrario, in una famiglia laica, in un ambiente borghese, lontano da ogni forma di fanatismo. Il padre lavora come coltivatore di prodotti agricoli biologici, la mamma invece è impegnata come curatrice di libri. Lui, Jihadi Jack, ha studiato alla Cherwell School, è stato un supporter del Liverpool, e si presume abbia anche bevuto alcol e fumato cannabis prima della sua conversione all’Islam.
JIHADI JACK, IN SIRIA DAL 2014
La sua figura ora viene collegata ad un altro combattente che ha lasciato il Regno Unito per unirsi all’Isis, ‘Jihadi John’, ex londinese di una famiglia di orgini irachene, ucciso lo scorso novembre 2015, diventato famoso dopo essere comparso nel video di alcune esecuzioni. Ma Jack è il primo jihadista britannico bianco, il primo di una famiglia di origini britanniche. Dopo il suo arrivo in Medio Oriente Letts (ora a Raqqa, in Siria) si sarebbe anche sposato, con una donna di Fallujah, in Iraq. Secondo quanto riportato dalla stampa inglese avrebbe anche un figlio.
Jack ha lasciato la sua famiglia dopo aver detto ai suoi genitori di voler studiare l’arabo in Kuwait. «Sua madre e suo padre erano estremamente preoccupati per la sua sicurezza – è stato il racconto di una fonte vicina alla famiglia – dopo aver saputo che lui era in Siria. Gli ultimi due anni sono stati un vero e proprio incubo per loro. Ora desiderano solo che lui torni a casa». La storia di Letts è emersa anche grazie alla sua foto-ricordo dalla Siria postata di recente sui social network. Nell’immagine Jack è barbuto e indossa una sorta di maglietta mimetica.
(Foto di cope